Dopo le speculazioni di questi mesi, il nuovo laboratorio di ricerca sull’ intelligenza artificiale di Google in Cina è stato ora confermato in via ufficiale . Nessun nuovo prodotto in vista, ovviamente, data la relazione “difficile” tra la corporation americana e l’occhio censorio del governo comunista di Pechino, ma la volontà dichiarata di fare ricerca per contribuire allo sviluppo aziendale e dell’intera community.
Anche se il motore di ricerca di Google è ufficialmente bloccato dalle autorità, quindi, la Cina continua a fare gola a Mountain View come già aveva confermato in passato il presidente Eric Schmidt : Google non ha mai lasciato la Cina, ha dichiarato Schmidt, e ora ha una ragione in più per restare visto il peso crescente dell’intelligenza artificiale per il business tecnologico nel suo complesso.
Il nuovo centro aprirà a Pechino , e il personale specializzato in via di assunzione collaborerà con gli altri laboratori di Google sparsi in giro per il mondo (New York, Toronto, Londra, Zurigo) nelle ricerche sul machine learning, le reti neurali e tecnologie collegate.
A guidare il centro cinese ci sarà Fei-Fei Li, già “chief scientist” per la divisione Google Cloud, che nel presentare l’iniziativa parla dei benefici “senza confini” della IA: se una scoperta avviene nella Silicon Valley , a Pechino o altrove, ha detto Li, il potenziale per migliorare la vita di tutti non è limitato a un singolo posto. Google è un’azienda “AI-first”, e ha quindi il dovere di lavorare con i migliori talenti del settore laddove essi si trovino.
L’obiettivo del centro di Pechino non sarà infine la realizzazione di nuovi servizi o prodotti specifici per il mercato cinese, spiegano da Mountain View, quanto piuttosto la realizzazione di lavori di ricerca originali in grado di supportare l’azienda americana ma anche la promozione del lavoro dell’intera community tramite il finanziamento di conferenze e workshop a tema.
Alfonso Maruccia