Il marchio di BigG dovrebbe essere annullato perché oggi la parola “Google” significherebbe semplicemente “motore di ricerca”. Questa è l’opinione di David Elliott, un cittadino dell’Arizona che ha sporto denuncia per far ritirare il trademark di Mountain View perché ormai diventato troppo generico.
In effetti la parola “Google” è talmente popolare da essere diventata di uso comune , ma bisogna sottolineare che Elliott potrebbe non agire proprio in buona fede. La richiesta di annullamento è arrivata dopo che l’uomo aveva perso una causa contro BigG ed era stato costretto a consegnare più di 750 domini Web che avevano a che fare con il termine “Google” e spaziavano da “googlegaycruises.com” a “googledonaldtrump.com”. Elliott sosteneva di aver bisogno di quei nomi per avviare un’attività basata sul “commercio, la comunità, le relazioni, la salute personale, la beneficenza e altro ancora”.
Nella denuncia , depositata a Phoenix, si legge che il marchio di BigG sarebbe ormai usato come verbo per indicare la ricerca su Internet e che la American Dialect Society ha definito il termine “Google” la parola del decennio. Inoltre Elliot ha sottolineato che lo stesso Larry Page aveva detto in un convegno: “Have fun and keep googling!” (letteralmente: divertitevi e continuate a googolare ).
Il trademark di Mountain View farà la fine di altri celebri precedenti come “zip”, “thermos” e “yo-yo”? Difficile crederci. Sta di fatto che BigG ora dovrà dimostrare che i consumatori associano indissolubilmente la parola “Google” all’azienda.
Gabriella Tesoro