Era stato annunciato con un tweet del CEO di Google Eric Schmidt ed è arrivato nel terzo quarto dello show del Super Bowl: la prima grande pubblicità di Google, che raramente propone spot televisivi e che per la sua prima appare sui maxischermi dell’evento sportivo dell’anno.
Lo spot , intitolato “Amore Parigino”, utilizza solo schermate di Google e varie ricerche effettuate con il suo aiuto per raccontare una storia. Quella di un navigatore che va a Parigi per imparare il francese e finisce per innamorarsi e mettere su famiglia in Francia: il tutto con tale diretta semplicità che ha fatto parlare gli osservatori di spot di successo, e che l’ha reso popolare tra i netizen.
Lo spot per la verità girava già per la Rete, e proprio il successo che aveva già riscontrato ha spinto Google, racconta Schmidt, a condividerlo con un pubblico più ampio.
Quello del Super Bowl, d’altronde, è un momento mediatico fondamentale negli Stati Uniti: nella stessa occasione quest’anno anche Motorola ha presentato uno spot da mozzare il fiato, protagonista l’attrice Megan Fox , per presentare il Motorola Devour con Motoblur.
Il successo già raccolto il Rete con il piccolo spot è stato quindi amplificato dalla visibilità della platea sportiva, tanto da rendere imbarazzante, secondo alcuni osservatori , il confronto con una recedete pubblicità adottata da Microsoft per la promozione di Bing: troppo tecnico l’approccio di BigM, più umano quello di BigG.
Claudio Tamburrino