È stato annunciato come un “protocollo per la segnalazione e la cooperazione” degli abusi compiuti a mezzo Internet. Un accordo tra Google e Vividown, l’associazione per la ricerca e la tutela delle persone down già al centro delle cronache per il processo che all’inizio dello scorso febbraio aveva portato alla condanna in primo grado di tre dirigenti della Grande G.
Un accordo stragiudiziale , che in sostanza prevede una particolare disponibilità da parte dell’azienda di Mountain View, in vista di quella che è stata definita come “una pista privilegiata”. Vividown avrà dunque a disposizione uno specifico protocollo che le permetterà di segnalare e far rimuovere in fretta contenuti ritenuti non appropriati .
Come quello finito sul Tubo nel 2006, un atto di bullismo filmato nei confronti di un giovane disabile di Torino. L’intermediario YouTube era dunque stato reputato responsabile della violazione, con la conseguente condanna a sei mesi di carcere – poi sospesa – per tre dirigenti di Google.
Stando ai dettagli dell’accordo , Google e Vividown uniranno i rispettivi sforzi per “educare contro la violenza ed il bullismo perpetrati ai danni delle persone disabili”. Nessun intento censorio, solo fini definiti educativi. L’associazione si trasformerà in pratica in un trusted user di BigG .
Un flagger , o segnalatore privilegiato, che sarà in grado di inviare comunicazioni a mezzo posta elettronica. 24 ore saranno poi a disposizione di Vividown per segnalare un eventuale contenuto che leda i diritti di persone disabili. I responsabili di BigG potranno tuttavia rifiutarsi di rimuoverlo, inviando all’associazione adeguate spiegazioni.
Mauro Vecchio