Lo scontro in tribunale con Apple è già in corso, ma entro fine anno è previsto anche quello con Google. Nel fine settimana è stata pubblicata una versione modificata della denuncia presentata da Epic Games che svela una notizia inedita: l’azienda di Mountain View voleva acquistare la software house che sviluppa il famoso gioco Fortnite.
Google voleva impedire il sideloading
Come è noto, l’anno scorso Epic Games ha introdotto un sistema di pagamento proprietario in Fortnite. Google ha quindi rimosso il gioco dal Play Store. La software house guidata da Tim Sweneey ha presentato una denuncia per abuso di posizione dominante. L’azienda di Mountain View ha più volte affermato che gli sviluppatori possono distribuire le app tramite store di terze parti, mentre gli utenti possono sfruttare il sideloading.
Nel documento presentato in tribunale è scritto che Google voleva ostacolare i piani di Epic per rafforzare il suo monopolio, cercando eventualmente di acquistare la software house per limitare il pericolo di “contagio”. Non è noto tuttavia se e quando ci sono stati contatti tra le due aziende.
Google aveva anche proposto un’offerta speciale per lanciare Fortnite su Play Store. L’obiettivo era impedire il sideloading del gioco, in quanto la procedura prevedeva un numero eccessivo di passi (oltre 15) rispetto ai due necessari per il download dallo store. Epic sostiene che l’intenzione di Google è proteggere il suo monopolio nella distribuzione delle app.
Epic ha recentemente depositato altri documenti, in seguito alla denuncia antitrust presentata contro Google da 37 stati USA. La causa in tribunale dovrebbe iniziare a metà ottobre.