Novità in casa Yahoo , che svela una nuova versione del proprio motore di ricerca . Ora il search engine di Sunnyvale mescola in una sola pagina risultati eterogenei, dai siti web alle immagini, fino ai consigli per lo shopping: un sistema, dicono, al passo della concorrenza, che punta a rilanciare il morale e la spinta alla crescita della società fondata da David Filo e Jerry Yang.
Proprio quest’ultimo, tornato ai vertici dell’azienda da poche settimane, punta molto sulla rinascita della sua creatura. E per motivare i suoi dipendenti , organizza meeting festaioli con ospiti a sorpresa : lo scopo della trovata è convincere innanzi tutto i collaboratori che la sfida per il predominio del mercato della ricerca è ancora tutta da giocare, e che Yahoo ha tutte le carte in regola per poter dire la sua.
Certo, bisognerà cambiare l’intero modus operandi dell’azienda: bisognerà insomma instaurare quell’atmosfera che aleggia negli uffici di Google e di Facebook, luoghi dove le idee crescono e si moltiplicano grazie all’ottima comunicazione e alle relazioni tra i dipendenti. Per farlo, Yahoo non esiterà a tagliare i rami secchi: il primo servizio a fare le spese del nuovo corso sarà il motore di ricerca per podcast, e già si vocifera – nonostante la smentita – che la “prossima vittima” potrebbero essere gli uffici di Santa Monica , il cui lavoro si concentra nel settore news ed entertainment.
Ma quali sono le novità di Yahoo search? Niente che non sia stato già visto . Ora il motore integra in un solo colpo di clic i database di website, immagini (anche quelle di Flickr ) e altro, suggerendo inoltre mentre si digita le chiavi di ricerca più probabili. Il tutto viene poi presentato in una finestra che integra tutte le risorse, e che pone in primo piano i contenuti multimediali: cercando un film si trova il trailer, cercando un musicista compaiono preview di canzoni e testi. Butti il mouse chi non lo trova stranamente familiare.
La stessa roba, virgola più virgola meno, l’ha annunciata anche Microsoft per il suo Live Search non più di sette giorni fa . L’engine di Redmond non è mai davvero decollato completamente, e ad ogni restyling assomiglia sempre di più (anche esteticamente, vedi immagine a lato) a Google. Che, per altro, l’idea di ricerca unificata l’aveva già presentata a maggio , con il nome di Universal Search.
Insomma, Yahoo e Microsoft sembrano rincorrere più che tenere il passo. Le azioni della prima hanno perso il 30 percento del loro valore rispetto al 2005, e la sua fetta del mercato statunitense ormai è stata più che doppiata da BigG. Una boccata d’aria fresca per i conti potrebbero portarla i nuovi servizi di ricerca: al momento gli addetti ai lavori ne parlano piuttosto bene , mentre non si può dire lo stesso di Live Search.
Le due, comunque, hanno scelto strategie diverse per venirne fuori . Yahoo si lancia sulle partnership, stringendo un accordo con la spagnola Telefonica per finire su tutti i cellulari del gruppo (meno quelli tedeschi e spagnoli, che si è già accaparrata BigG). Microsoft spinge invece sui servizi , con il rinnovato Microsoft Live sulla rampa di lancio. E nel frattempo Google cresce , cresce , cresce , cresce , cresce …
Luca Annunziata