Google vuole creare un'AI che simula il mondo reale

Google vuole creare un'AI che simula il mondo reale

Google forma un team per sviluppare modelli AI che simulano il mondo reale, con applicazioni nei videogiochi.
Google vuole creare un'AI che simula il mondo reale
Google forma un team per sviluppare modelli AI che simulano il mondo reale, con applicazioni nei videogiochi.

Google ha deciso di formare un nuovo team per lavorare su modelli AI in grado di simulare il mondo fisico. A capo del progetto ci sarà Tim Brooks, ex co-leader del generatore video Sora di OpenAI, passato a ottobre al laboratorio Google DeepMind.

Brooks ha annunciato su X che “DeepMind ha piani ambiziosi per creare modelli generativi di massa che simulino il mondo.“. Il suo nuovo team collaborerà con i gruppi Gemini, Veo e Genie di Google per affrontare “nuovi problemi critici” e scalare i modelli “ai massimi livelli di calcolo“.

Verso l’intelligenza artificiale generale con i modelli di simulazione di Google

L’obiettivo? Sviluppare un‘intelligenza artificiale generale (AGI), cioè in grado di svolgere qualsiasi compito come un essere umano. Secondo Google, “I modelli del mondo alimenteranno numerosi settori, come il ragionamento visivo, la simulazione, la pianificazione per agenti incorporati e l’intrattenimento interattivo in tempo reale“. L’idea è usare i world model per creare media interattivi (videogiochi, film) e simulazioni realistiche (ad esempio per addestrare i robot).

Ma non tutti sono entusiasti. Uno studio del 2024 stima che entro il 2026 l’AI distruggerà oltre 100.000 posti di lavoro nel cinema, nella televisione e nell’animazione solo negli Stati Uniti. E alcune aziende, come Activision Blizzard, usano già l’AI per tagliare i costi e aumentare la produttività, dopo aver licenziato molti dipendenti.

C’è poi la questione irrisolta del copyright. Alcuni world model sembrano addestrarsi su clip di gameplay di videogiochi, spesso senza licenza. Questo potrebbe esporre le aziende che li sviluppano a cause legali. Google sostiene di avere il permesso di addestrare i suoi modelli sui video di YouTube, in base ai termini di servizio della piattaforma. Ma non ha specificato quali video stia usando esattamente.

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Pubblicato il
7 gen 2025
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