Google, Web mobile più veloce senza immagini

Google, Web mobile più veloce senza immagini

Ennesimo tentativo di Mountain View di velocizzare il caricamento delle pagine Web su gadget mobile con OS Android: questa volta si parla di intervenire direttamente sui contenuti processati dal browser
Ennesimo tentativo di Mountain View di velocizzare il caricamento delle pagine Web su gadget mobile con OS Android: questa volta si parla di intervenire direttamente sui contenuti processati dal browser

Mountain View ha annunciato l’estensione delle capacità della funzionalità “Data Saver” di Chrome su Android, una modalità di navigazione del Web pensata per ridurre la quantità di dati caricati dal browser e che è in grado di ottimizzare ulteriormente le sessioni online su gadget mobile.

Data Saver è un meccanismo di compressione di immagini (e altri tipi di contenuti Web) e del successivo passaggio sui server di Google prima del caricamento del sito sul client, mentre la nuova estensione della funzionalità è pensata per bloccare del tutto il caricamento delle immagini eventualmente allegate a una pagina. In questo modo, ha spiegato Google , il risparmio sul caricamento dei dati si fa ancora più spinto fino ad arrivare al 70 per cento – un vantaggio notevole sia in fatto di tariffe telefoniche che per i tempi di navigazione sulle reti mobile più lente. L’utente potrà in seguito selezionare “al tocco” quali immagini caricare o se caricarle tutte nonostante tutto.

Mountain View ha presentato la nuova versione di Data Saver come ideale per le connessioni meno performanti, e non è un caso che la corporation abbia deciso di sperimentare la funzionalità in paesi con reti non certo all’ultimo grido come India e Indonesia. Nei mercati più sviluppati, almeno per il momento, gli utenti di Android e Chrome dovranno accontentarsi della versione “base” di Data Saver.

Sia come sia, l’eliminazione delle immagini dal caricamento delle pagine Web rappresenta l’ennesima iniziativa di Google in fatto di velocizzazione delle connessioni su gadget mobile, una corsa che nel recente passato ha portato alla nascita dello standard SPDY (poi confluito in HTTP/2), della tecnologia QUIC e buon ultimo del progetto AMP .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
2 dic 2015
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