Google Workspace: G Suite cambia nome e bigG smantella l'ufficio

Google Workspace: c'era una volta l'ufficio

La visione di Google legata al nuovo modo di lavorare prende forma e concretezza in Workspace: nuovo nome, nuovo brand e nuova user experience.
Google Workspace: c'era una volta l'ufficio
La visione di Google legata al nuovo modo di lavorare prende forma e concretezza in Workspace: nuovo nome, nuovo brand e nuova user experience.

Tutto ciò che serve per la produttività in un unico spazio: nasce Google Workspace, di fatto l’evoluzione di ciò che fino ad oggi è stato noto come G Suite, con la finalità di aggregare gli strumenti offerti dal gruppo di Mountain View ai professionisti, siano essi operativi dalla scrivania dell’ufficio o da qualunque altra postazione in modalità smart working.

Un nuovo nome, una nuova brand identity e una nuova user experience per reinventare modo in cui le persone comunicano e collaborano online. Google Workspace riunisce infatti tutte le app per la produttività: Gmail, Calendar, Drive, Documenti, Fogli, Diapositive, Meet e molte altre.

La produttività al centro: da G Suite a Google Workspace

L’obiettivo è triplice: aiutare i team a collaborare in modo più efficace, le persone a rimanere in contatto nel mondo online e le aziende a immaginare nuove esperienze digitali da destinare ai clienti. Ancor prima che costituire un prodotto, Workspace incarna la visione di bigG applicata a quanto concerne il business.

https://www.youtube.com/watch?v=bE31y5HbukA

Il gruppo di Mountain View definisce Workspace una product experience altamente integrata che ognuno può configurare sulla base delle proprie specifiche esigenze. Al suo interno trovano posto funzioni dedicate alla messaggistica, all’organizzazione delle riunioni (Meet in primis), alla gestione dei documenti e dei compiti da affidare ai membri del team. Il tutto basato sull’infrastruttura cloud di Google. Queste le parole di Javier Soltero, Vice President e General Manager del progetto.

Questa è la fine dell’ufficio come lo conosciamo”, ha affermato Javier Soltero, Vice President e General Manager di Google Workspace. “D’ora in avanti i team di lavoro dovranno continuare a crescere senza necessariamente incontrarsi di persona, sfruttare al meglio il proprio tempo per concentrarsi sulle attività di maggiore impatto e relazionarsi con le persone anche attraverso nuove modalità. Google Workspace offre una user experience semplice e completamente integrata, in grado di consentire a chiunque di ottenere i propri successi anche in questa nuova realtà, sia che si lavori dall’ufficio o da casa, sia nell’interazione con i clienti.

Di seguito l’elenco con alcune delle nuove funzionalità implementate.

  • Anteprime collegate: disponibili da oggi in Documenti, Fogli e Presentazioni consentono di visualizzare in anteprima il contenuto di un collegamento senza lasciare il documento aperto.
  • Smart chips: da oggi in Documenti, Fogli e Presentazioni quando si menziona qualcuno in un documento (tramite @) un pop-up mostra i dettagli fornendo informazioni di contesto e suggerendo azioni come ad esempio la condivisione del documento stess.
  • Stanze virtuali: nelle prossime settimane Workspace consentirà agli utenti di creare un documento e collaborare in modo dinamico (Documenti, Fogli, Presentazioni) all’interno di una stanza in chat, senza dover mai cambiare scheda o strumento.
  • Meet picture-in-picture: la modalità sarà disponibile a partire dai prossimi mesi in Documenti, Fogli e Presentazioni come già annunciato a luglio per Gmail e Chat.

Smart chips in Documenti Google

I prezzi applicati per i clienti business sono consultabili sul sito ufficiale. Entro i prossimi mesi Workspace sarà reso disponibile anche per quelli del settore education e non profit. Intanto possono continuare ad accedere agli strumenti rispettivamente tramite G Suite for Education (Classroom, Compiti, Gmail, Calendar, Drive, Documenti, Fogli, Presentazioni e Meet) e G Suite for Nonprofit.

Nell’occasione Google ha presentato anche le nuove icone che verranno utilizzate per identificare alcuni dei suoi servizi più noti.

Le nuove icone dei servizi Google

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Fonte: Google
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Pubblicato il
6 ott 2020
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