Google ha annunciato una serie di novità su Google Documenti per andare oltre quelli che erano fin qui stati meri suggerimenti grammaticali basati su refusi o errori nella composizione delle parole. La novità sta in veri e propri consigli stilistici, un modo per suggerire accorgimenti che possano migliorare l’impatto complessivo del testo composto.
A ben pensarci il tutto è paradossale: algoritmi istruiti dalla scrittura umana diventano istruttori a loro volta per migliorare i documenti scritti. Il tempo dirà quanto di buono ci sia in questo processo e quanto non possa portare ad omologazione stilistica e rischio di semplificazione. Tutto sta nella padronanza da parte dell’autore: in alcuni casi i suggerimenti stilistici saranno un modo per smussare evidenti imperfezioni, in altri casi saranno un orpello da ignorare e superare.
Suggerimenti in viola
Il suggerimento sarà caratterizzato da una sottolineatura di colore viola. Google Documenti andrà a segnalare nella fattispecie:
- possibili sinonimi
- possibili discorsi diretti
- possibili riduzioni della lunghezza della frase
- utilizzo di linguaggio più inclusivo
- possibili parole inappropriate
Sarà l’account admin a poter attivare questa funzione su Workspace, così come sarà il singolo utente a poterla disattivare nel caso non la consideri utile per il proprio caso. Il rollout è iniziato il 31 marzo ed il tutto sarà disponibile all’intera community Workspace entro un paio di settimane.
Il problema stilistico è di grande spessore dal punto di vista linguistico. Come noto, infatti, lo stile anglosassone è decisamente più pragmatico e frammentato rispetto ai preziosismi di un buon italiano; al tempo stesso il contesto può pesare molto sulle parole utilizzate e sul ritmo che si imprime alle frasi. La sfida stilistica è insomma complessa, ma l’ambizione è virtuosa per uno strumento che vuol essere la base per documenti professionali resi quanto migliori possibili con l’assistenza del machine learning.