GoPro, a latere dell’ annuncio della collaborazione con Google presso I/O, ha comunicato di essere al lavoro su un sistema per combinare le riprese di fotocamere 6 GoPro Hero in modo da creare una ripresa sferica (stessa soluzione prevista per Google Jump ), ad un drone proprio per riprese all’altezza dei suoi device.
L’ idea delle riprese collegate delle 6 fotocamere è quella di generare in questo modo contenuto per la realtà virtuale e per sistemi di realtà aumentata, frutto forse anche del recente acquisto di Kolor, azienda sviluppatrice di software proprio per la realtà virtuale e il processing di video sferici.
Accanto alla possibilità di combinare le riprese di 6 diversi dispositivi da 6 diverse angolazioni, infatti, GoPro afferma di avere software attualmente nella prima fase di sperimentazione per sincronizzare tutte le riprese in cloud e permetterne l’accesso agli utenti in diretta: il tutto arriverà presumibilmente sul mercato già alla fine di quest’anno ad un prezzo (ancora affatto ufficiale) compreso tra i 1500 ed i 2000 dollari.
Ma non basta per GoPro: per non rinunciare alle potenzialità delle delle tecnologie UAV ( Unmanned Aerial Vehicles ), già sfruttati da altre aziende in associazione ai suoi prodotti, GoPro ha anche annunciato un quadricottero per effettuare fotografie aeree con le fotocamere GoPro: “l’accessorio definitivo per le GoPro”, come dice il CEO Nick Wiidman.
Wiidman ha riferito che lo sprone a lavorare in questo settore lo ha ricevuto dall’acquisizione da parte di Facebook di Oculus Rift: proprio Oculus ha recentemente fatto intendere di non aver concluso la propria espansione appropriandosi di Surreal Vision, azienda britannica costituita da un gruppo di ricercatori specializzati nella ricostruzione di scene 3D in real-time.
Claudio Tamburrino