New York – Dopo il caso Monsoon Multimedia , risoltosi a fine ottobre con un accordo extragiudiziale , Software Freedom Law Center ( SFLC ) ha avviato due nuove cause legali incentrate sulla violazione della licenza GPL del software BusyBox . Questa volta nel mirino di SFLC sono finite due aziende californiane, High Gain Antennas e Xterasys , che producono dispositivi wireless.
Sviluppato da Erik Andersen e Rob Landley, BusyBox è una suite di tool Unix coperta dalla licenza GPL2 ed utilizzata in molti dispositivi embedded basati su Linux. High Gain Antennas e Xterasys, secondo SFLC, utilizzano BusyBox nel firmware di un certo numero di device , mancando però di fornire il codice sorgente del software.
“Le aziende sono libere di utilizzare BusyBox sul loro hardware come meglio credono, ma in cambio devono consentirci di riprodurre sul nostro hardware ciò che loro hanno fatto sul proprio”, ha commentato Landley. Quello espresso dallo sviluppatore non è altro che uno dei principi fondamentali della GPL: piena libertà di utilizzare e ridistribuire il codice a patto di renderne pubbliche tutte le modifiche.
SFLC sostiene di essere ricorsa al tribunale solo dopo aver tentato di contattare , senza risultato, le aziende denunciate. Una tale situazione si era per altro verificata anche con Monsoon, ma dopo la querela la società si era affrettata a dichiarare le sue buone intenzioni e ad esprimere la volontà di risolvere la questione pacificamente.
Maggiori dettagli sulla causa sono riportati in questo articolo di linux.com .