Tokyo (Giappone) – Il Sol Levante, stretto nella morsa dell’angoscia per i propri figli dopo una serie di tragici episodi di cronaca, potrà contare presto su un nuovo strumento per tenere d’occhio i bambini quando non sono a casa.
Il secondo più importante operatore nipponico, KDDI , ha infatti annunciato che a breve saranno lanciati sul mercato tre nuovi dispositivi mobili pensati proprio per i bambini e per i loro ansiosi genitori.
Si tratta di cellulari che non solo consentiranno ai più giovani di rispondere alle chiamate delle famiglie, come già accade oggi e certo non solo in Giappone, ma permetteranno a queste ultime di controllare in qualsiasi momento dove la propria prole si trova: un sistema GPS integrato nei cellulari e nel servizio che viene fornito assieme ad essi, infatti, provvederà a localizzarli.
KDDI ha anche spiegato che grazie al nuovo apparato sarà anche possibile per le famiglie determinare una serie di aree o percorsi al di fuori dei quali far attivare il sistema: non appena il bambino non si trovasse più dove dovrebbe, dunque, un SMS partirebbe verso i cellulari dei genitori per avvertirli della cosa.
“I genitori – sostengono quelli di KDDI – si sentiranno più sicuri potendo conoscere gli spostamenti dei propri familiari”. Tutto questo condito, naturalmente, da una serie di servizi accessori che, ad esempio, consentiranno in qualsiasi momento di conoscere la posizione di tutti coloro, familiari ed amici, che abbiano accettato di infilare in un’apposita “buddy list” il proprio cellulare con GPS.
Va detto che non è certo la prima volta che si affaccia sul mercato giapponese un sistema avanzato di “controllo” sui bambini: di recente una scuola ha introdotto dei tag wireless per assicurarsi della presenza degli scolari, rispondendo ad una esigenza avvertita evidentemente dalle famiglie. Una piccola cittadina giapponese, Murakami, ha già introdotto un sistema GPS di monitoraggio sugli spostamenti dei minori, messo a disposizione di quei genitori che ritengono necessario impiegarlo.