Quando nel mese di marzo OpenAI ha annunciato il debutto di GPT-4, il modello è risultato fin da subito accessibile, mediante API, solo a un numero limitato di sviluppatori che si erano già iscritti a un’apposita lista di attesa (oltre che agli utenti finali tramite il nuovo Bing e a quelli di ChatGPT Plus). Oggi, la restrizione viene meno, con la disponibilità ampliata a tutti coloro che creano software e hanno alle spalle uno storico di pagamenti regolari.
GPT-4, API: dentro tutti gli sviluppatori (o quasi)
L’annuncio è giunto, come sempre, attraverso il blog ufficiale dell’organizzazione guidata da Sam Altman. Ciò significa che, a stretto giro, assisteremo all’esordio di sempre più soluzioni e servizi di terze parti basate sul modello IA più avanzato del gruppo, nella sua versione 8K (8.000 token).
GPT-4 è il nostro modello più avanzato. Da marzo, milioni di sviluppatori hanno richiesto l’accesso all’API di GPT-4 e il numero dei prodotti innovativi che fanno leva su GPT-4 cresce ogni giorno.
Nelle pagine del supporto ufficiale si legge inoltre che, al momento, gli sviluppatori ancora non hanno accesso a GPT-4-32K API (32.000 token), ma che anche questa limitazione verrà meno più avanti. Contestualmente, OpenAI ha annunciato un passaggio di consegne tra la vecchia API Completions e la nuova Chat Completions introdotta nei mesi scorsi.
Immaginiamo un futuro in cui i modelli basati sulle chat possano supportare ogni caso d’uso. Oggi annunciamo un piano per il ritiro dei vecchi modelli nell’API Completions e consigliamo agli utenti di impiegare l’API Chat Completions.
Sarà inoltre interessante capire come, in futuro, le terze parti saranno in grado di sfruttare la natura multimodale di GPT-4. È quella che permette al modello di elaborare non solo informazioni testuali, ma anche immagini. Ci risulta che al momento un solo partner, Be My Eyes, la stia sperimentando per la creazione di un software per l’accessibilità da destinare a ciechi e ipovedenti.