Lo studente di informatica, noto come xtekky, che ha creato GPT4Free dovrà rimuovere il progetto da GitHub entro cinque giorni. Questa è la richiesta fatta da OpenAI per evitare una causa legale. Ma non servirà a nulla perché il codice open source può essere utilizzato per altri simili tool. Al momento, sia il repository che la pagina di test sono ancora online.
OpenAI minaccia azioni legali
GPT4Free consente di accedere gratuitamente al precedente modello GPT-3.5, ma anche al nuovo GPT-4, per il quale occorre un abbonamento che elimina tutte le restrizioni. Come aveva previsto lo stesso xtekky, OpenAI ha chiesto di chiudere il repository del progetto su GitHub per evitare azioni legali.
Secondo lo studente, OpenAI non dovrebbe denunciarlo perché GPT4Free non accede direttamente alle API dell’azienda californiana, ma alle API usate da siti terzi che hanno sottoscritto l’abbonamento. Quindi sarebbero i rispettivi proprietari gli unici che possono chiedere di non usare più le API, dato che le mancate visite ai loro siti comporta una diminuzione delle entrate pubblicitarie. Infatti, xtekky ha già eliminato gli script che permettono di sfruttare le API di Phind, Ora e Writesonic.
Lo studente ha consigliato alle aziende di bloccare l’accesso esterno alle API, ma nessuna ha risposto. Anche se il repository verrà chiuso, altri sviluppatori potranno ottenere lo stesso risultato. In alternativa a GitHub è disponibile il canale Discord.
Alcuni utenti affermano che GPT4Free ha violato il copyright di OpenAI. In base alla versione aggiornata della proposta di legge denominata AI Act, OpenAI potrebbe essere costretta a comunicare quali dati coperti dal diritto d’autore sono stati utilizzati per l’addestramento dei modelli IA.