L’intelligenza artificiale è ormai riconosciuta come un elemento fondamentale per il futuro del lavoro, dello studio ma anche nelle attività della vita quotidiana. Infatti, il suo sviluppo e la sua evoluzione si trovano in una crescita esponenziale negli ultimi tempi, tutto questo porta a una maggiore produttività ma anche ad uso eccessivo dell’intelligenza artificiale. Creando dei dubbi e delle perplessità su quando e come venga utilizzata l’AI. Proprio per affrontare questa sfida, stanno emergendo strumenti in grado di rilevare i contenuti generati dall’AI, come GPTZero, che rappresentano un passo importante per garantire la trasparenza nell’uso dell’AI.
GPTZero: il controllore AI
L’evoluzione dell’intelligenza artificiale ha stimolato la necessità di un controllo più ampio per verificare l’autenticità dei contenuti, portando allo sviluppo di strumenti capaci di rilevare i testi generati dall’IA. Soprattutto, dopo il grande successo di chatbot come ChatGPT, c’è una preoccupazione crescente riguardo al loro uso eccessivo in ambienti come le scuole.
I docenti esprimono preoccupazione per la possibilità di dover correggere progetti, testi e compiti che potrebbero essere stati sviluppati non dagli studenti, ma dall’intelligenza artificiale. Nonostante si possano introdurre divieti e limiti nelle scuole, l’IA offre una soluzione istantanea, creando sistemi di controllo che possono determinare se un testo è stato generato artificialmente. In questo contesto, è stato creato GPTZero, uno strumento in grado di analizzare un testo e produrre un grafico che mostra la percentuale di probabilità che il testo sia stato generato da un chatbot. In sostanza, GPTZero funziona come un controllore dell’AI, utilizzando un set di dati di convalida che include testi didattici, articoli di giornale, post sui social media e contenuti di domande e risposte. Questo set di dati ampio e variegato permette a GPTZero di distinguere in modo più efficace tra i dati generati dall’uomo e quelli generati dall’intelligenza artificiale.
Come funziona GPTZero
GPTZero, come descritto, è il supporto per rilevare un testo generato dall’intelligenza artificiale. Questo servizio è stato sviluppato da Edward Tian principalmente come supporto per gli istruttori a distinguere il testo plagiato dal lavoro originale. Lo strumento controlla la perplessità e la discontinuità in un testo per determinare se è generato artificialmente o realizzato da un essere umano.
In termini semplici, la perplessità misura il grado di casualità del testo nell’elaborazione del linguaggio naturale. Un testo originale redatto da un essere umano tende a essere meno strutturato e più imprevedibile, rispetto a un testo generato dall’IA che presenta un punteggio di perplessità più basso. Per un funzionamento ottimale, lo strumento analizza anche la “burstiness”, ovvero la struttura e gli elementi di un testo. Questa analisi consente a GPTZero di fornire una valutazione più accurata dell’origine del testo.
GPTZero i limiti
Non è tutto oro quel che luccica, e questo vale anche per GPTZero. A questo scopo la domanda principale è: GPTZero può riconoscere correttamente il testo generato dall’intelligenza artificiale? La risposta può essere sia sì che no. Questo perché GPTZero è uno strumento che può essere di supporto durante la verifica di un contenuto testuale, in quanto rileva se generato dall’AI, ma non è infallibile. Da una parte lo strumento riesce a rilevare un testo generato dall’AI, soprattutto se il risultato finale è un grafico con una percentuale molto alta. Dall’altro lato commette spesso errori rilasciando dati finale non conformi alla realtà. Infatti, è possibile notare facendo qualche semplice prova autonoma, che lo strumento realizza dei risultati contrastanti anche inserendo un testo generato completamente dall’intelligenza artificiale o completamente dall’essere umano.
In alcuni casi GPTZero genera una percentuale del tutto errata, considerando un testo non originale quando invece lo è. Purtroppo, un risultato errato, potrebbe danneggiare l’autenticità e l’originalità di un lavoro, ad esempio di uno studente, che in realtà non ha utilizzato l’AI. Per questo motivo è necessario utilizzare lo strumento semplicemente come prova, non come supporto affidabile esclusivo. Soprattutto in ambiti come l’istruzione e in fase di voto o di valutazione. A tale scopo GPTzero ha inserito questa comunicazione:
“ La natura dei contenuti IA cambia costantemente. Pertanto, questi risultati non dovrebbero essere utilizzati per punire gli studenti. Consigliamo agli educatori di utilizzare il nostro rapporto di scrittura dietro le quinte e la dashboard per una valutazione olistica. Consulta le nostre domande frequenti per ulteriori informazioni.”
GPTZero gli abbonamenti
Di base questo strumento di rivelazione dei contenuti AI è gratuito sul web, per un limite di 5.000 caratteri per documento e con un’analisi di solo tre documenti alla volta. Sono presenti però altri tipi di abbonamento che offrono caratteri maggiori e limiti minori. I piani disponibili su GPTZero sono tre, così da permettere all’utente di trovare quello più adatto alle proprie esigenze, nello specifico si trovano i seguenti piani: Basic, Essential e Premium. Per procedere con l’iscrizione basterà scorrere la pagina fino ad arrivare alla sezione degli abbonamenti, per selezione “GetStarted” e inserire i dati richiesti.
Come controllare il testo sul sito web di GPTZero
La piattaforma è semplice e intuitiva, infatti, è sufficiente accedere al sito e inserire il testo da controllare. Inoltre, la funzione base non richiede nessuno accesso e abbonamento. Ma nello specifico, per usare GPTZero basterà seguire questi passaggi:
- Aprire il browser di riferimento;
- Raggiungere il sito ufficiale GPTZero;
- Inserire il testo nello spazio predisposto;
- Selezionare “Check origin”;
- Visualizzare la percentuale nella nuova pagina.
Nel caso in cui non si desidera controllare nessun testo personale o altrui, è possibile testare lo strumento con gli esempi disponibili.
Come utilizzare l’estensione Origin di GPTZero
Attenzione, il sito web non è l’unica soluzione pratica per controllare un testo, è possibile scaricare anche l’estensione di GPTZero su Crhome, così da rilevare un testo generato dall’intelligenza artificiale in tutta comodità. Per attivare l’estensione Origin di GPTzero è sufficiente seguire questi passaggi:
- Aprire il browser Chrome;
- Cercare “Origin di GPTZero” nella pagina estensioni;
- Procedere su “aggiungi a Chrome”;
- Confermare l’installazione per procedere.
Una volta installata l’estensione è possibile accedere nella lista delle estensioni e selezionare Orion. Per procedere è necessario accedere o con il proprio account Google o creando un accesso gratuito su GPTZero. A questo punto, dopo aver effettuato l’accesso, basterà selezione Orion ogni qualvolta si desidera scansionare una pagina web o un documento.