La class action delle GPU maledette pare concludersi in maniera del tutto positiva per NVIDIA: la corporation californiana era stata accusata di aver fornito laptop sostitutivi con caratteristiche parecchio inferiori a quelli affetti dal problema delle GPU GeForce serie 8XXX surriscaldanti, ma il giudice James Ware ha rimandato al mittente le richieste di “trattamento equo” pervenute presso di lui nelle scorse settimane.
Per il giudice Ware un notebook come il Compaq CQ-56 “rispetta o sopravanza quasi tutte le specifiche” dei laptop contenenti le GeForce fallate messe in commercio tra il 2005 e il 2010, anche se in realtà i sistemi affetti dal problema continuano a essere molto più performanti e capaci dei CQ-56 di cui sopra – anche a distanza di anni dalla loro commercializzazione.
Ware si improvvisa esperto informatico e arriva al punto da considerare un qualsiasi “sistema operativo avanzato” sufficiente per la sostituzione dei laptop problematici, con risultati che vanno ben oltre la soglia dell’assurdo: chi prima aveva un MacBook si è visto consegnare un sistema dotato di Windows 7, con tutto quel che consegue dal punto di vista degli investimenti fatti nel software originale specifico per la piattaforma Apple.
E parlando di Apple e GeForce fallate, non bastasse la beffa messa in pratica da NVIDIA la casa di Cupertino ci ha messo anche del suo: l’utilizzo di un sistema di test inadeguato avrebbe portato alla richiesta indebita agli utenti di migliaia di dollari per riparazioni che sarebbero dovute essere gratuite.
Alfonso Maruccia