Alphabet si butta a capo fitto sul mondo delle startup legate allo sviluppo di soluzioni riguardanti l’ intelligenza artificiale . E questa volta non si tratta di acquisizioni eclatanti, quanto piuttosto di una nuova istituzione chiamata Gradient Ventures , un fondo di investimento pronto a sostenere i progetti più valenti . “Il nostro fondo si focalizza sull’aiutare i fondatori ad affrontare le sfide nello sviluppo di prodotti basati sulle AI, dalla possibilità di sfruttare i set di dati e le nuove tecniche così da dar vita a grandi idee” – conferma il giovane team di lavoro.
È evidente che l’approccio di Google e la sua elevata specializzazione rappresentano punti di forza nel sostegno delle aziende nascenti, che possono contare così su un partner tecnologico unico, in grado di identificare e mitigare i rischi connessi alla tecnologia. Gradient si occuperà di identificare i migliori fondatori mettendoli a contatto con i migliori esperti del campo AI compresi AR/VR, deep learning e machine learning. Dalla loro collaborazione matureranno gli indirizzi necessari per presentare i modelli di produzione con cui approcciare al mercato, coadiuvati anche dal supporto di una fitta e partecipe community, come dichiarano i responsabili del neonato fondo.
Al momento sono quattro le startup che fanno parte del portfolio: Algorithmia , una community di sviluppatori, ricercatori e organizzazioni stretta attorno ad un marketplace di algoritmi, funzioni e modelli; Cogniac specializzata nella fornitura di software dedicato a modelli di Convolutional Neural Network; Cape propone la virtualizzazione di hardware per comandare da remoto i droni e Aurima specializzata nel creare modelli di deep AI.
Come già confermato da Google sul suo blog , il portfolio è destinato a crescere rapidamente. E il destino di chi riesce a conquistarsi la protezione di Mountain View sembra dei migliori. Algorithmia, ad esempio, ha recentemente ricevuto 10,5 milioni di finanziamento da parte di Gradient Ventures e numerose congratulazioni dalla community. E che fine faranno i primi della classe? Potranno ovviamente essere acquisite in via prioritaria dalla stessa Google giocando in casa , garantendo la più alta competitività possibile sul fronte dell’ AI .
Mirko Zago