Potrebbe essere la prima, autentica applicazione “reale” del grafene per la realizzazione di materiali semiconduttori: i ricercatori dell’Università Norvegese delle Scienze e delle Tecnologie (NTNU) hanno trovato il modo di far crescere nanocavi su una sottilissima superficie del materiale da Nobel , e ora si preparano ad applicare “in serie” una tecnologia carica di promesse per il futuro.
Il processo ideato – e già brevettato – dai ricercatori norvegesi spalma nanocavi su un substrato di grafene dallo spessore di un singolo atomo: i nanocavi “crescono” bombardando il substrato con molecole di gallio e arsenico, e in seguito assumono una configurazione da semiconduttori.
Il materiale semiconduttore risultante è estremamente sottile (un singolo atomo contro i 500 nanometri dei substrati tradizionali), trasparente e flessibile, e i ricercatori sono al lavoro per la realizzazione di prodotti tecnologici concreti attraverso la start-up CrayoNano da loro fondata.
Un’altra applicazione potenzialmente significativa del grafene è quella ideata da un team di ricercatori che ha sperimentato con la possibilità di usare il materiale come rivestimento per il rame fornendo a quest’ultimo una resistenza alla corrosione cento volte superiore alla norma.
Alfonso Maruccia