Un terzo nome si aggiunge a quelli emersi nella giornata di sabato (Mason Sheppard, Nima Fazeli) per quanto riguarda i responsabili dell’attacco a Twitter del mese scorso: è quello di Graham Ivan Clark. Residente a Tampa in Florida, 17 anni, non è semplicemente un complice, ma la mente del piano che ha messo in ginocchio le difese del social network e violato 130 account di alto profilo rubando circa 121.000 dollari in Bitcoin ai loro follower più ingenui.
È Graham Ivan Clark l’autore del colpo di Twitter
A lui viene ora attribuita la responsabilità di aver reclutato Sheppard e Fazeli chiedendo loro di circuire alcuni dipendenti della piattaforma ottenendo così le credenziali necessarie per mettere a segno il colpo. Ancora non sono del tutto chiare le modalità impiegate. Twitter parla di un “attacco finalizzato a ingannare alcuni dipendenti facendo leva su vulnerabilità umane per ottenere l’accesso ai sistemi interni”.
La cauzione fissata per il suo rilascio in attesa che possa essere condotto il processo è stata fissata in 725.000 dollari. Per stessa ammissione del legale che difende Graham Ivan Clark il suo assistito possiede un equivalente pari a circa 3 milioni di dollari in Bitcoin, affermando siano tutti di provenienza lecita. A sostegno della sua tesi il fatto che al termine di un altro procedimento legale nei mesi scorsi non siano stati sottoposti a sequestro, ma lasciati nella sua disponibilità.
Sono 17 i capi d’imputazione, 11 dei quali legati all’utilizzo fraudolento di informazioni personali, altri per truffa organizzata e accesso a computer e device elettronici senza autorizzazione. Dovrà ora rimanere confinato nel domicilio indossando un dispositivo di monitoraggio e senza possibilità di accedere a Internet.