Bradford – In questi giorni le forze di polizia britanniche stanno festeggiando una tecnologia di tracking , definita “rivoluzionaria” e comparata per efficacia all’introduzione dei “test per il riconoscimento genetico”: è il sistema informatico per il controllo automatico delle targhe automobilistiche – l’ennesima epifania del Grande Fratello ?
Teresa Milburn, 37 anni, è stata uccisa da una banda armata di immigrati africani durante un inseguimento nei pressi di Bradford, nel Yorkshire. Gli assassini sono fuggiti immediatamente verso Londra, sperando di farla franca. Lungo il percorso sono stati identificati con speciali telecamere che analizzano il traffico stradale, estrapolando automaticamente i numeri di targa delle auto in movimento: connesso ad un database centralizzato , il sistema permette agli inquirenti di conoscere esattamente la posizione di macchine sospette e criminali in fuga.
Risultato: i cinque sospetti sono stati rintracciati mentre facevano rientro nelle loro abitazioni. La polizia metropolitana di Londra, al momento del loro rientro, si trovava già nei dintorni delle loro abitazioni. Niente posti di blocco, niente inseguimenti: il Grande Fratello ha localizzato i criminali e ne ha permesso la cattura.
Il sistema è stato introdotto soltanto negli ultimi mesi in molte città sul territorio britannico e sfrutta anche tecnologie RFID per rintracciare le autovetture.
Il nome del nuovo strumento anticrimine , stando ad alcune dichiarazioni rilasciate dal dipartimento di polizia del Yorkshire, è “Big Fish”. Geoff Dodd, responsabile del progetto, è convinto che si tratti “del migliore strumento tecnologico mai realizzato per aiutare la cattura dei criminali”, già diffuso in numerose province britanniche dallo scorso maggio.
Il livello di pervasività delle tecnologie per il controllo sociale sta rapidamente salendo verso livelli mai conosciuti dalla storia recente. La tendenza, diffusa nei paesi anglofoni, coinvolge soprattutto gli Stati Uniti e l’ Australia .
Tommaso Lombardi