L’intelligenza artificiale al servizio dell’agricoltura: GranoScan è un’applicazione mobile che identifica alcuni dei principali fattori di stress per il frumento. In che modo? Semplicemente scattando una fotografia con lo smartphone o con il tablet. I suoi algoritmi sono in grado di riconoscere circa un centinaio di problematiche che possono interferire con la coltivazione. Ed è solo l’inizio, per il futuro sono previsti ulteriori miglioramenti.
Agricoltura 4.0: l’app GranoScan del CNR
Più nel dettaglio, l’analisi dell’immagine catturata può individuare 36 infestanti, 26 tipi di insetti e 20 patologie. Può dunque essere considerato uno strumento di diagnosi iniziale, così da individuare prontamente eventuali anomalie e determinare la necessità di un intervento, da attuare in autonomia oppure con il supporto di un esperto. Queste le parole di Davide Moroni, ricercatore CNR-ISTI.
Abbiamo realizzato uno strumento che punta al trasferimento della ricerca e della tecnologia nel settore cerealicolo, e che, grazie anche alla semplicità di utilizzo e alla creazione di ambienti digitali, promuove una conoscenza diffusa, accessibile e gratuita per l’agricoltura 4.0.
Tra i punti di forza dell’iniziativa quello che fa leva sull’apprendimento automatico per migliorarne di continuo l’efficacia. In altre parole, col passare del tempo con l’aumentare degli scatti analizzati, accrescerà anche l’accuratezza dell’intelligenza artificiale.
Il progetto che ha portato alla realizzazione di GranoScan è stato messo in campo da Centro Nazionale delle Ricerche, Istituto per la BioEconomia, Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione, Yoo-no Lab e Barilla. L’applicazione è destinata a tutti gli addetti ai lavori: agricoltori, tecnici e agronomi. La si può scaricare in download gratuito nelle versioni per dispositivi Android (Play Store) e iOS (App Store). Chiudiamo con il commento di Massimo Martinelli del CNR-ISTI.
È stata una soddisfazione vedere che uno dei nostri modelli di intelligenza artificiale ha capacità di discernimento superiori all’agronomo nel caso delle infestanti giovani del grano, mentre gli altri modelli proposti migliorano lo stato dell’arte. Il lancio della app e il suo utilizzo da parte degli agricoltori ci permetterà di sviluppare e testare nuove idee per migliorare ulteriormente GranoScan.