A partire da oggi non è più necessario esibire il Green Pass per accedere a quasi tutti i luoghi. È ancora obbligatorio mostrare le due versioni del certificato verde (base e rafforzato) solo in due casi: viaggi all’estero e lavoro/visite in ospedale. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le relative ordinanze, una delle quali stabilisce obblighi e raccomandazioni sull’uso delle mascherine.
Addio al Green Pass, ma serve prudenza
La tabella aggiornata ieri, pubblicata sul sito del governo, elenca le uniche attività per le quali è ancora richiesto il Green Pass. Per i lavoratori di ospedali e RSA è obbligatorio il Green Pass rafforzato (vaccinazione o guarigione) fino al 31 dicembre 2022, mentre le visite sono consentite con ciclo vaccinale primario e test negativo, guarigione e test negativo o terza dose.
Obbligatorio fino al 31 maggio 2022 il Green Pass base per i viaggiatori che arrivano in Italia dall’estero, ma non è più necessario compilare il PLF (Passenger Locator Form). L’obbligo di vaccinazione resterà in vigore fino al 15 giugno per insegnanti, personale scolastico, forze dell’ordine e in generale per tutti i cittadini over 50.
In base all’ordinanza firmata dal Ministro della Salute è obbligatorio indossare la mascherina FFP2 fino al 15 giugno 2022 per:
- aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone
- navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale
- treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità
- autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti
- autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente
- mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale
- mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado
- spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso
- lavoratori e visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti
È invece raccomandato indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie (sufficiente la mascherina chirurgica) in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico. Le aziende private possono tuttavia decidere in autonomia se trasformare la raccomandazione in obbligo. Chiaramente è consigliato portare con sé la mascherina e indossarla in caso di assembramenti.