Più volte chiamato in causa da No Vax e No Green Pass per sottolineare le atrocità della dittatura sanitaria instaurata nel nostro paese, è proprio Adolf Hitler a tendere una mano a coloro che cercano in ogni modo di eludere la verifica del Green Pass. A volte, il destino è davvero beffardo.
Hitler si è vaccinato e ha il Green Pass: tu, invece?
Circolano online almeno due certificazioni false intestate al criminale nazista (o a un omonimo nato nel 1900 o nel 1930, poiché l’originale è classe 1889), che risulta sottoposto alla somministrazione di una doppia dose del vaccino Pfizer/BioNTech. A darne notizia sono stati per primi i colleghi di Fanpage, dopo aver messo le mani sui codici QR in questione e attestato la loro validità. In altre parole, potrebbero essere impiegati per accedere ai luoghi in cui è previsto il controllo.
Possiamo confermare che l’applicazione VerificaC19 restituisce effettivamente un esito positivo della scansione, visualizzando nome, cognome e data di nascita. Come è possibile?
Due le ipotesi. O si tratta della discutibile beffa di qualcuno con accesso alla Piattaforma Nazionale per l’emissione del Green Pass, in grado di alterare una certificazione autentica modificandone i dati, oppure l’intero sistema è stato bucato portando alla distribuzione delle chiavi private impiegate per la firma dei certificati. Sarebbe grave in entrambi i casi, ma nel secondo ci si troverebbe di fronte a una falla potenzialmente mastodontica dell’infrastruttura informatica su cui poggiano le misure messe in campo per la ripresa delle attività nel paese.
Una possibile soluzione potrebbe passare dalla revoca della certificazione falsa o compromessa, ma come abbiamo avuto modo di scrivere su queste pagine, non è cosa semplice.
A coloro intenzionati a utilizzare il Green Pass di Adolf Hitler (o altri falsi) per accedere a ristoranti, al lavoro o a qualsiasi altro luogo in cui è previsto il controllo del documento, ricordiamo che sono previste sanzioni.
Abbiamo cercato di contattare Sogei, responsabile della realizzazione della Piattaforma Nazionale, in modo da ottenere chiarimenti, ma senza ottenere alcuna risposta, la integreremo eventualmente all’articolo.
Aggiornamento (27/10/2021, 10.53): l’ipotesi della fuga di chiavi private è sostenuta in un pezzo sul tema pubblicato da Attivissimo. Scovato inoltre su RaidForums un utente polacco che afferma di essere in grado di generare codici QR validi e offre il servizio a pagamento.
Aggiornamento (27/10/2021, 10.53): i Green Pass di Adolf Hitler non risultano più validi, riunioni in corso per far fronte al problema.
Aggiornamento (28/10/2021, 08.38): spuntano anche in Green Pass di Topolino e Spongebob.