Green Pass e dati personali: quali sono quelli trattati?

Green Pass e dati personali: quali sono trattati?

Quali sono i dati personali raccolti, elaborati e gestiti dalla Piattaforma Nazionale per l'emissione e la verifica dei Green Pass?
Green Pass e dati personali: quali sono trattati?
Quali sono i dati personali raccolti, elaborati e gestiti dalla Piattaforma Nazionale per l'emissione e la verifica dei Green Pass?

La Piattaforma Nazionale delegata alla gestione dei Green Pass raccoglie, elabora e conserva alcuni dati personali necessari all’emissione e alla verifica dei certificati. Di quali informazioni si tratta? Cerchiamo di sintetizzarlo facendo riferimento a quanto riportato nell’informativa privacy disponibile sul sito ufficiale.

I dati personali trattati per il Green Pass

Per quanto riguarda modalità e finalità del trattamento rimandiamo all’articolo dedicato. Vediamo qui invece quali sono i dati comuni a tutte le tre tipologie di Certificazioni Verdi ovvero di avvenuta vaccinazione, di avvenuta guarigione e per i test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

  • Identificativo del cittadino: codice fiscale o codice identificativo rilasciato dal Sistema TS.
  • Cognome, nome, data di nascita: dati presenti nella certificazione.
  • Malattia o agente bersaglio: sempre “COVID-19”.
  • Soggetto che ha rilasciato la certificazione: sempre “Ministero della Salute”.
  • Identificativo univoco della certificazione: codice alfanumerico univoco attribuito automaticamente dalla Piattaforma Nazionale, non identificativo della tipologia di certificazione.
  • AUTHCODE: codice univoco autorizzativo per il recupero della Certificazione Verde COVID-19 da parte dell’interessato.
  • Numero di cellulare: quello fornito dall’assistito.
  • Indirizzo email: quello fornito dall’assistito.
  • Stato: paese che ha effettuato la vaccinazione, il primo test molecolare positivo, il test molecolare o antigenico-rapido negativo.
  • Identificativo chiave del sigillo elettronico qualificato: identificativo univoco della chiave relativa al sigillo elettronico qualificato apposto alla Certificazione Verde, utilizzato dall’app VerificaC19 per consentire la verifica del sigillo e la lettura dei dati della certificazione.
  • Sigillo elettronico qualificato della Certificazione Verde: utilizzato per verificare l’integrità della certificazione.

Vi sono poi informazioni specifiche in base alla tipologia di Green Pass. Di seguito quelle per il certificato emesso in seguito all’avvenuta vaccinazione.

  • Codice AIC: codice di autorizzazione immissione in commercio in Italia del vaccino rilasciato dall’AIFA, in caso di vaccini esteri, rappresenta il codice con cui viene riconosciuto in Italia.
  • Tipo di vaccino somministrato: denominazione e produttore o titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino.
  • Data dell’ultima somministrazione: il giorno in cui è stata somministrata l’ultima dose.
  • Numero dose effettuata e numero dosi totali previste: indica il numero di dose somministrata rispetto al calendario vaccinale per il singolo antigene/principio vaccinale.
  • Pregressa infezione da SARS-CoV2: indica se il soggetto a cui è stata effettuata la vaccinazione per COVID 19 ha avuto una pregressa infezione da SARS-CoV2.
  • Data pregressa infezione da SARS-CoV2: data del primo test positivo che accerta l’infezione COVID-19.
  • Data di inizio validità: giorno in cui ha inizio il periodo di validità della certificazione.
  • Data di fine validità: giorno in cui ha fine il periodo di validità della certificazione.

Questi invece i dati relativi ai Certificati Verdi emessi per avvenuta guarigione.

  • Codice fiscale medico: codice fiscale del medico MMG/PLS, del medico della struttura pubblica dei Servizi Sanitari Regionali, del medico USMAF o del medico SASN.
  • Codice fiscale medico sostituto: codice fiscale del medico sostituto.
  • Identificativo documento: numero di documento.
  • Tipo di documento: passaporto, carta d’identità o altro.
  • Data del primo test molecolare positivo: giorno e ora in cui è stato refertato il primo test molecolare positivo che accerta l’infezione COVID-19.
  • Data di inizio validità: giorno in cui ha inizio il periodo di validità della certificazione di avvenuta guarigione.
  • Data di fine validità: giorno in cui ha fine il periodo di validità della certificazione di avvenuta guarigione.

Infine, le informazioni necessarie per i Green Pass rilasciati in seguito all’esecuzione di un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

  • Identificativo struttura Sistema TS: identifica la struttura o la farmacia che ha eseguito il tampone, secondo la codifica di Sistema TS ovvero codice regione-codice ASL-codice struttura/farmacia.
  • Descrizione struttura: nel caso di invio dei dati dalle piattaforme regionali che non hanno un sistema di codifica delle strutture integrato con Sistema TS o nel caso di strutture non censite nel Sistema TS come quelle sanitarie private autorizzate e non accreditate o gli ambulatori militari, consiste in una descrizione testuale della struttura (massima lunghezza 256 caratteri).
  • Codice fiscale medico: codice fiscale del medico.
  • Codice fiscale medico sostituto: codice fiscale del medico sostituto.
  • Identificativo documento: numero di documento.
  • Tipo di documento: passaporto, carta d’identità o altro.
  • Data e ora prelievo: giorno e orario in cui è stato eseguito il test.
  • Tipologia test: “M” per tampone molecolare, “T” per tampone antigenico rapido.
  • Categoria test: categoria specifica del test effettuato (anagrafica di riferimento definita a livello europeo).
  • Denominazione e produttore del test: dati descrittivi del test effettuato.
  • Codice del test rapido antigenico: tra quelli ammissibili per l’emissione della certificazione digitale come da elenco approvato dall’ECDC.
  • Risultato del test: esito negativo.
  • Data e ora di emissione: il momento in cui ha inizio la validità della certificazione.
  • Data e ora di scadenza: il momento in cui ha fine la validità della certificazione.
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Pubblicato il
28 lug 2021
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