Il titolo dell’articolo è volutamente ironico per evidenziare la crescente diffusione di Green Pass falsi che diversi truffatori offrono online, offrendo prezzi sempre più bassi. La vendita dei certificati verdi (digitali o cartacei) viene effettuata attraverso vari canali (non solo tramite Telegram). Ovviamente per il pagamento non tracciabile si possono usare le criptovalute.
Green Pass fasulli per i no-vax
Gli esperti di Check Point aveva già “scandagliato” il dark web per valutare la diffusione del fenomeno. A distanza di circa cinque mesi è evidente un aumento delle vendite di Green Pass falsi con prezzi ormai accessibili a tutti. Il motivo sembra chiaro: il certificato è diventato obbligatorio in molti paesi, quindi i cosiddetti no-vax sono alla ricerca di una soluzione alternativa (che non serve a nulla).
Check Point aveva scoperto a marzo che i certificati falsi venivano venduti soprattutto nel dark web con prezzi medi di 250 dollari. Più recentemente i truffatori hanno scelto altri canali di vendita che possono essere utilizzati facilmente da tutti, come Telegram, WhatsApp e anche via email. Sono disponibili Green Pass di quasi tutti i paesi, quindi anche quello usato in Italia. Per attirare un numero maggiore di clienti, il prezzo è stato ridotto a circa 100-120 dollari.
I truffatori che offrono questo “servizio” scrivono che i certificati sono validi. In realtà gli utenti che cadono nella trappola riceveranno un codice QR fasullo, quindi la lettura tramite app (ad esempio VerificaC19) darà esito negativo. Se invece sono autentici è certo che appartiene ad un’altra persona (ecco perché si dovrebbe chiedere sempre il documento d’identità).