I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno oscurato altri 17 canali di un’applicazione di messaggistica, attraverso i quali venivano venduti Green Pass falsi. Nel comunicato stampa non viene citato il nome del servizio, ma nel video pubblicato su YouTube si vede chiaramente che l’app in questione è Telegram.
Vendita di Green Pass falsi su Telegram
Nonostante le numerose chiusure, i truffatori continuano ad aprire canali per la vendita di certificazioni fasulle ad ignari utenti (quasi sempre “no-vax”). Stavolta la Guardia di Finanza ha scoperto anche 9 profili privati, oltre ad 8 canali pubblici, usati per offrire Green Pass falsi a prezzi compresi tra 100 e 500 euro. In alcuni casi veniva chiesto il pagamento in criptovalute.
Per attirare i clienti venivano proposte soluzioni di acquisto vantaggiose, ovvero i cosiddetti “pacchetti famiglia“. I truffatori affermavano che il codice QR era autentico e quindi consentiva di superare i controlli. Ovviamente erano disponibili i Super Green Pass, rilasciati solo in seguito ad avvenuta vaccinazione. Al momento del sequestro, i canali avevano circa 140.000 iscritti.
La Guardia di Finanza sottolinea che “la presenza di questo genere di profili è recentemente aumentata in seguito ai provvedimenti normativi che hanno esteso l’obbligatorietà del Green Pass per lo svolgimento di determinate attività. Tuttavia, come noto, la certificazione verde COVID-19 viene emessa solamente dalla Piattaforma nazionale del Ministero della Salute e non può essere oggetto di vendita in rete“.