Da fine ottobre sono iniziati a circolare i Green Pass di Hitler, Topolino e Spongebob, quindi sembra evidente che qualcuno ha sottratto le chiavi (successivamente revocate) per la generazione dei certificati. Su Telegram continuano invece le truffe ai danni di sprovveduti. La Polizia Postale ha scoperto un giovane italiano che faceva da referente per cybercriminali russi.
Modella genovese truffata da un diciassettenne
Come è noto, il Green Pass è obbligatorio per andare in palestra. Una modella genovese ha cercato quindi un modo per ottenere il certificato, evitando la somministrazione del vaccino. Dopo aver trovato un canale Telegram che offriva Green Pass “autentici”, la modella ha pagato 150 euro, ma non ha ricevuto nulla. In seguito alla denuncia presentata presso la Polizia Postale di Genova, gli investigatori hanno scoperto il gestore del canale.
Si tratta di uno studente diciassettenne, residente nel Lazio, che svolgeva il ruolo di referente italiano di un gruppo di cybercriminali russi. Per fornire il Green Pass, questi ultimi chiedevano l’invio di una copia del documento d’identità che veniva utilizzato per aprire conti online e account delle piattaforme di e-commerce o per compiere reati di vario tipo.
Il giovane studente aveva accumulato in pochi mesi oltre 20.000 euro. I proventi illeciti era stati investiti in criptovalute e nell’acquisto di bot usati per aumentare il numero di membri del canale Telegram. Il denaro è stato anche utilizzato per acquistare costosi prodotti elettronici e lussuosi capi di abbigliamento.
Sul sito della Polizia Postale è stato pubblicato lo screenshot di uno dei canali Telegram:
È sufficiente una veloce ricerca per scoprire che il canale è ancora attivo con oltre 59.000 iscritti.