Green Pass falso: una denuncia a Treviso

Green Pass falso: una denuncia a Treviso

Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico: questo il reato contestato a una donna trovata in possesso di una certificazione falsa.
Green Pass falso: una denuncia a Treviso
Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico: questo il reato contestato a una donna trovata in possesso di una certificazione falsa.

Tra le nuove misure messe in campo dal Governo con l’obiettivo di arginare la quarta ondata di contagi e far rispettare le regole inerenti al Green Pass, trova posto anche il rafforzamento dei controlli eseguiti sul territorio dalle forze dell’ordine. È quanto avvenuto nel fine settimana a Treviso, dove una donna di 23 anni, commessa in un esercizio commerciale della zona, nella serata di sabato 27 novembre è stata denunciata dopo essere stata scoperta in possesso di una certificazione falsa.

Commessa 23enne denunciata per Green Pass falso

Il documento in questione risultava emesso due giorni prima dall’ospedale di Conegliano. A scoprirlo sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittorio Veneto (TV) che, come si legge nel comunicato stampa ricevuto in redazione, nel corso della conseguente perquisizione presso la sua abitazione hanno rinvenuto un ulteriore certificato falso, pronto per un futuro utilizzo. Come risultato, la donna è stata deferita in stato di libertà per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

Tra una settimana esatta, lunedì 6 dicembre, entrerà in vigore il cosiddetto Green Pass rafforzato, una tipologia di Green Pass riservata ai cittadini immunizzati ovvero a coloro che si sono sottoposti al vaccino o che possono attestare la loro guarigione da COVID-19. Tutti gli altri potranno continuare a ricorrere ai tamponi, con le modalità e tempistiche attuali, per recarsi quotidianamente al lavoro, ma andando incontro a nuove restrizioni riguardanti spettacoli, eventi sportivi (nel caso degli spettatori), ristorazione al chiuso, feste, discoteche e cerimonie pubbliche, anche in zona bianca, almeno fino al 15 gennaio 2022.

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Pubblicato il
29 nov 2021
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