Il Green Pass è fin qui stato ed è destinato a rimanere uno strumento di importanza strategica nell’azione di contrasto alla pandemia messa in campo dal nostro paese. Perciò è necessario perfezionare l’infrastruttura informatica e tecnologica su cui poggia, anche per far fronte alle nuove esigenze che si manifestano via via con l’evoluzione della crisi sanitaria. A ribadirlo è Roberto Speranza, durante il Question Time di questo pomeriggio alla Camera dei Deputati, rispondendo all’interrogazione sul tema dell’onorevole Nicola Provenza (M5S).
Roberto Speranza su Green Pass: numeri e sistema di revoca
Il ministro ha anzitutto concentrato l’attenzione sui numeri registrati dalla campagna di somministrazione del vaccino, che ha raggiunto l’89,59% della popolazione stando a quanto riportato dalle statistiche ufficiali. Ha inoltre fatto riferimento a una nuova fase della pandemia, differente rispetto a quelle vissute nei quasi due anni lasciati alle spalle.
Il Green Pass ha rappresentato e rappresenta uno strumento assolutamente strategico per il Governo nella gestione del COVID in questa fase, diversa dalle precedenti, proprio perché abbiamo un tasso di vaccinazione nella popolazione che è molto alto.
Sono più di 194 milioni le certificazioni verdi emesse dalla Piattaforma Nazionale, dall’estate scorsa in poi. Oltre 1,79 milioni solo nella giornata di ieri, gran parte delle quali in seguito all’esecuzione dei tamponi con esito negativo. Speranza parla di uno strumento con cui gli italiani hanno preso confidenza.
Con il Green Pass, i nostri concittadini, hanno ampiamente imparato ad avere a che fare. Lo dimostrano i numeri molto incoraggianti di quelli scaricati: questa mattina, per le tre fattispecie ovvero guarigione, vaccino e tampone, erano circa 194 milioni, a testimonianza di uno strumento ormai pienamente dentro le abitudini e la consuetudine dei nostri concittadini.
Il ministro fa infine riferimento alla revoca dei Green Pass in possesso di coloro che risultano positivi a COVID-19. Il sistema approntato, che prevede un doppio automatismo (sospensione in caso di positività e riattivazione non appena guariti) “sta entrando a regime”, dunque pare non essere ancora pienamente operativo. La procedura è definita “in corso”.
Nell’impianto iniziale europeo, non dobbiamo dimenticare che il Green Pass non nasce da un’iniziativa di rango nazionale, non era prevista la sospensione in caso di positività, ma esclusivamente in caso di contraffazione o di certificazioni fraudolente.
A tal proposito, Speranza ha ringraziato i tecnici di Sogei e quelli del Ministero della Salute impegnati sull’iniziativa, fin qui un work in progress considerando le tante modifiche apportate dal debutto a oggi.
La strategia del Governo continuerà a puntare in maniera molto significativa sul Green Pass e per questo sarà ancora più importante mettere compiutamente a regime questo processo che abbiamo dovuto costruire nel nostro paese, fuori dalle disposizioni europee.