Come ormai noto, questa settimana scatterà l’obbligo di Green Pass in tutti i luoghi di lavoro: la data da cerchiare in rosso sul calendario è quella di venerdì 15 ottobre. Sappiamo che i dipendenti sprovvisti di Certificato Verde non potranno svolgere le loro mansioni e saranno considerati assenti senza retribuzione, ma non sospesi. Alle aziende spetterà il compito di verifica, ma come si potranno (o dovranno) comportare in caso di abusi o violazioni?
Confindustria sul Green Pass al lavoro: chi paga in caso di danni?
A suggerirlo il documento intitolato “L’estensione del Green Pass al lavoro privato” (PDF), condiviso a fine settembre da Confindustria. Una nota di aggiornamento da 19 pagine, contenente il “Commento al Decreto legge DL 21 settembre 2021, n. 127” che prevede l’estensione dell’impiego del Green Pass a ogni ambito professionale. Riportiamo di seguito quello che è forse il passaggio più significativo, con riferimento diretto alla possibilità, per le aziende, di chiedere i danni in caso di comportamento che si traduca in una perdita o tale da influire negativamente sulla produttività.
… ogni comportamento che dovesse recare danno all’impresa, incidendo negativamente sull’organizzazione o sulla possibilità per l’azienda di far fronte ai propri obblighi contrattuali, legittima in ogni caso la reazione aziendale sul piano della richiesta del risarcimento dei danni.
Per completezza d’informazione, va precisato che il documento pone alcuni interrogativi ai quali il decreto legge del 21 settembre non fornisce risposta. Uno su tutti: la qualificazione come assenza ingiustificata impone al lavoratore di presentarsi tutti i giorni in azienda?
, ovvero, chi il 15 ottobre sarà escluso dallo svolgimento delle proprie mansioni poiché sprovvisto di Green Pass, dovrà comunque ripresentarsi il giorno lavorativo successivo per eseguire un nuovo controllo?
Un altro dubbio sollevato è quello in merito a coloro che, per essere operativi, non si recano in azienda, ma direttamente in un altro luogo (pensiamo ad esempio al personale addetto all’assistenza distribuito sul territorio). Ancora, cos’è da considerare come perimetro aziendale al fine di impedirne l’ingresso e lo svolgimento delle attività? Le sole aree delegate alla produzione oppure anche tutte quelle esterne?
Introdurre l’obbligo di Green Pass in ogni luogo di lavoro ha come obiettivo dichiarato quello di spingere ulteriormente la diffusione del vaccino (l’alternativa per non rimanere fermi è sottoporsi a un tampone, a proprie spese, ogni 48 ore). Intanto, nel fine settimana, la campagna di somministrazione ha portato a superare la quota dell’80% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo.