Da oggi, 1 febbraio 2022, il Green Pass è obbligatorio anche per l’ingresso nei negozi. La prima giornata di convivenza con questa nuova imposizione sembra essere trascorsa senza particolari disagi. O almeno, questo è il parere di Giancarlo Banchieri, Presidente di Confesercenti Torino e Provincia, secondo cui ancora una volta, come già per il Green Pass nei locali, il buon senso di tutti sta prevalendo; d’altra parte, si tratta di misure volte all’uscita dall’emergenza
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Negozi e Green Pass obbligatorio: vince l’online?
Proprio ieri, l’associazione di categoria ha pubblicato il risultato di un sondaggio condotto a livello nazionale da SWG, per capire come la misura andrà a impattare su abitudini e tendenze di acquisto degli italiani. Quasi due terzi degli intervistati (64%) la ritengono una garanzia di maggiore sicurezza all’interno dei punti vendita, mentre la metà circa (48%) dichiara la volontà di passare agli store online, abbandonando almeno per questo periodo il retail fisico.
Raccolti i pareri, Confesercenti fa riferimento a un sentiment positivo nei confronti dell’obbligo, nonostante hashtag come #nogreenpassobbligatorio in tendenza sui social network possano suggerire il contrario. Viene comunque invocato il ritorno alla normalità nel minor tempo possibile, anche per evitare distorsioni del mercato dannose per la concorrenza.
Le imprese sono pronte a collaborare, ma certo il fatto che per “i no pass” il canale online sia sempre aperto introduce una distorsione della concorrenza che non fa bene ai negozi fisici, oberati anche dai controlli.
Poche le eccezioni all’obbligo: sono quelle riportate nell’ultimo DPCM. Si attende un pronunciamento del Governo in merito alla possibilità di rendere illimitata la durata del Green Pass. L’Esecutivo deciderà se togliere di mezzo qualsiasi scadenza solo per chi ha ricevuto la dose booster o se fare lo stesso anche per chi è guarito da COVID-19. Intanto, i nuovi certificati verdi rilasciati ieri sono oltre 1,76 milioni, la maggior parte dei quali con tampone.