Il Green Pass è obbligatorio per poter accedere in diversi luoghi al chiuso. Il Garante per la protezione dei dati personali ha evidenziato che la certificazione non è necessaria per l’accesso agli uffici pubblici, chiedendo pertanto alla Regione Sicilia di sospendere l’efficacia dell’ordinanza presidenziale del 13 agosto.
Uffici pubblici: accesso libero
Il Garante della Privacy aveva già inviato un avvertimento alla Regione Sicilia a fine luglio in merito al trattamento dei dati personali dei dipendenti pubblici (l’ordinanza del 7 luglio aveva in pratica “consigliato” la vaccinazione per non essere assegnati ad altra mansione). Il Presidente Musumeci è stato nuovamente colto in fallo dal Garante. All’art. 5 dell’ordinanza del 13 agosto è infatti scritto:
Coloro i quali risultino sprovvisti della certificazione verde di cui all’articolo 9 del decreto-legge n. 105 del 23 luglio 2021 sono autorizzati a beneficiare dei servizi resi dagli uffici pubblici e dai privati preposti all’esercizio di attività amministrative esclusivamente con modalità telematica e/o comunque da remoto, rimanendo al contrario interdetto l’accesso fisico agli uffici medesimi.
L’autorità ricorda innanzitutto che “le misure di sanità pubblica che implichino il trattamento di dati personali ricadono nelle materie assoggettate alla riserva di legge statale e, pertanto, non possono essere introdotte con un’ordinanza regionale, ma solo attraverso una disposizione di rango primario, previo parere del Garante“.
Viene inoltre sottolineato che nessun intervento normativo in tema di Green Pass prevede l’obbligo di esibire la certificazione verde per entrare negli uffici pubblici. Il Garante ha pertanto chiesto chiarimenti alla Regione Sicilia e la sospensione dell’efficacia delle misure in atto.