Se i numeri non mentono, è probabile che ieri qualcuno abbia fatto il furbo, scegliendo di rimanere a casa anziché presentarsi in azienda. INPS ha reso noto di aver ricevuto, nella giornata di ieri, un numero di certificati di malattia incrementato del 14,6% rispetto a quello del lunedì precedente. 152.780 coloro che hanno trasmesso il documento all’Istituto (dato aggiornato alle 17:00 di lunedì 18 ottobre).
+14,6% per i certificati di malattia nel primo lunedì di Green Pass obbligatorio
Difficile pensare non abbia qualcosa a che vedere con l’introduzione dell’obbligo di esibire il Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro, una misura fortemente voluta e sostenuta dal Governo per infliggere un colpo decisivo alla crisi sanitaria, ma criticata da più parti e presa di mira da manifestazioni di dissenso non senza qualche momento di tensione. Venerdì l’aumento era stato ancora più netto: +22,6% in confronto a sette giorni prima.
C’è comunque chi fornisce una spiegazione alternativa e plausibile. È il caso del Segretario Nazionale del Sindacato dei Medici di Famiglia (FIMMG), Silvestro Scotti, che nel suo intervento a una trasmissione radiofonica ha associato l’impennata dei certificati di malattia al brusco abbassamento delle temperature registrato in tutto il territorio nazionale.
Da non escludere nemmeno che una parte dei malati si sia assentata dal lavoro in seguito alla somministrazione della prima dose di vaccino, in molti casi proprio per l’ottenimento del Green Pass, manifestando sintomi consueti come la febbre.