Quando la scorsa settimana il Governo ha esteso a tutti i lavoratori l’obbligo di Green Pass, non si è nascosto dietro a un dito, mettendo nero su bianco in modo esplicito che la prima finalità della misura è quella di spingere ulteriormente la diffusione dei vaccini, convincendo anche gli ultimi irriducibili che come alternativa avrebbero solamente quella di sottoporsi continuamente ai tamponi per non rimanere esclusi dalle proprie mansioni. E i risultati non hanno tardato a manifestarsi.
C’è la corsa al vaccino: effetto Green Pass
Da nord a sud le prenotazioni hanno fatto registrare un’importante accelerazione (raddoppiate in 24 ore in Lombardia e Piemonte), così da farsi trovare pronti per quando a metà ottobre tutte le realtà professionali del pubblico e del privato saranno accessibili solo da coloro muniti di Certificato Verde. La conferma giunge da Francesco Figliuolo, commissario straordinario per la gestione dell’emergenza:
A livello nazionale, si è verificato un incremento generalizzato delle prenotazioni di prime dosi tra il 20% e il 40% rispetto alla scorsa settimana. Inoltre, nella giornata odierna si è riscontrato un aumento del 35% di prime dosi rispetto alla stessa ora di sabato scorso. Considerando che la maggior parte dei centri vaccinali sono ad accesso libero, occorre monitorare, nei prossimi giorni, l’andamento delle adesioni per valutare se il trend attuale si consoliderà in maniera strutturale.
Stando al report ufficiale del Governo, nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo, in Italia sono state somministrate 82,41 milioni di dosi. 40,99 milioni gli italiani (il 75,91% della popolazione over 12) che hanno completato il ciclo vaccinale. Rimangono ad oggi oltre 12 milioni di dosi in attesa di inoculazione.
Sarà da verificare anche come il rientro a scuola andrà a impattare sull’andamento dei contagi in Italia. Ricordiamo che il ritorno sui banchi nel paese si conclude oggi con i 813.853 studenti di Calabria e Puglia, le ultime due regioni mancanti all’appello.