A partire dal 1 febbraio diventa obbligatorio il possesso di Green Pass per l’accesso a qualsivoglia ufficio pubblico. Avvisi in tal senso sono stati pertanto affissi e pubblicati da tutti i municipi italiani, ad esempio, nonché sedi istituzionali di enti provinciali, regionali o statali.
Green Pass negli uffici pubblici
La norma prevede che per l’ingresso occorra possedere almeno un Green Pass base, il cui possesso certifica una delle seguenti condizioni:
- avvenuta vaccinazione con completamento del ciclo vaccinale primario;
- avvenuta guarigione con contestuale cessazione dell’isolamento;
- esito negativo a test antigenico rapido o molecolare.
La verifica avviene all’ingresso secondo le modalità organizzate dal singolo ente. L’obbligo di possesso del Green Pass decorre a partire dal 1 febbraio e fino al 31 marzo successivo, data entro la quale il Governo potrà decidere se prolungare le misure di tutela o sospenderle. Saranno i dati relativi alla nuova ondata di Covid-19 a definire le future strategie di contenimento e le aree di maggior libertà concesse.
Limitazioni simili a quelle degli uffici pubblici sono previste a partire dal 1 febbraio anche per l’ingresso in istituti bancari e poste.
In alcuni casi l’accesso è consentito
Il divieto all’ingresso negli uffici pubblici in assenza di Green Pass è tuttavia derogato in alcuni casi specifici. In particolare la deroga è concessa per tutte le esigenze afferenti a questioni di sicurezza o giustizia. Ogni attività indifferibile, o relativa a minori o ancora per interventi giudiziari, non richiede la verifica del Green Pass, ma soltanto le normali misure di distanziamento e utilizzo di FFP2.