Mentre in Italia il Ministro della Salute ribadisce con fermezza che il Green Pass continuerà a costituire il principale strumento del Governo nella lotta alla pandemia (insieme ai vaccini), altrove la si pensa diversamente. È il caso del Regno Unito, dove l’impego del documento potrebbe essere interrotto già entro fine mese, dopo solo poche settimane dall’introduzione.
Il Regno Unito pronto ad abbandonare il Green Pass
La data indicata dai media britannici per l’ufficializzazione dello stop è quella del 26 gennaio, quando le autorità UK si riuniranno per definire una nuova strategia di contrasto a COVID-19. Sostenitore di questa linea anche Sajid Javid, esponente conservatore che oltremanica siede sulla stessa poltrona di Roberto Speranza. Il suo parere è condiviso da una quota importante del partito e dell’opinione pubblica.
Possibile inoltre una revisione delle indicazioni riguardanti il lavoro da remoto in smart working, sulla base di numeri relativi ai contagi in diminuzione, con segnali definiti incoraggianti
. Dovrebbero invece rimanere in vigore le imposizioni in merito all’utilizzo delle mascherine sui mezzi del trasporto pubblico.
Il Regno Unito ha introdotto l’equivalente del nostro Green Pass solo un mese fa, in vista del periodo delle festività, limitandone l’utilizzo per regolare l’ingresso a discoteche ed eventi affollati.
La decisione arriverà al termine di un periodo di certo non tranquillo per il governo UK, scombussolato in questi giorni dalle nuove critiche che hanno investito il premier Boris Johnson e il suo più stretto entourage, dopo che sono emerse testimonianze di una festa andata in scena a Downing Street il giorno prima del funerale del principe Filippo nell’aprile scorso.