A partire dal 6 agosto, il Green Pass diventerà obbligatorio in Italia per l’accesso a una serie di luoghi pubblici e attività. La decisione è stata presa con l’obiettivo di contrastare l’aumento dei casi di COVID-19 senza ricorrere a nuovi lockdown o a restrizioni riguardanti gli spostamenti. Il compito di controllare la validità del Certificato Verde esibito dai clienti spetterà ai gestori delle attività commerciali, inclusi quelli di bar e ristoranti, attraverso l’impiego dell’applicazione VerificaC19: I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green Pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni
. Quali sono le sanzioni previste per chi non rispetta la misura?
Fino a 1.000 euro e chiusura dell’esercizio
A renderlo noto è il comunicato pubblicato dal Consiglio dei Ministri in data 22 luglio: i trasgressori rischiano multe fino a 1.000 euro. Questo vale sia per gli esercenti sia per i clienti.
In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1.000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente.
In caso di recidiva, con violazioni ripetute, è prevista la chiusura dell’esercizio per un periodo che arriva a un massimo di dieci giorni.
Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da uno a dieci giorni.
Come non era difficile immaginare, l’introduzione dell’obbligo di esibire il Green Pass per alcune attività ha acceso nell’opinione pubblica una discussione dai toni non sempre pacati e civili. Intanto, sul fronte degli addetti ai lavori, qualcuno chiede di sostituirlo con un’autocertificazione.