Come abbiamo già avuto modo di segnalare in più occasioni su queste pagine, a partire da domani (mercoledì 15 dicembre 2021) la durata della validità del Green Pass rilasciato in seguito alla somministrazione del vaccino sarà ridotta da un anno a nove mesi. Ciò significa che qualcuno, non sottoponendosi alla terza dose, potrebbe improvvisamente trovarsi sprovvisto della certificazione.
Vaccinati a marzo? Il Green Pass scade domani
In particolare, sono chiamati a prestare attenzione coloro che hanno completato il ciclo (seconda dose o dose unica con Janssen di Johnson & Johnson) intorno alla metà marzo (o prima): rischiano di rimanere tagliati fuori dall’accesso ad attività e locali per i quali è previsto il controllo del documento attraverso l’app VerificaC19.
Con la terza dose si ha diritto alla versione rafforzata del Green Pass, mentre con i tamponi (quasi un milione quelli effettuati ieri) a quella base.
Intanto, tutto sembra allinearsi affinché lo stato di emergenza possa essere prorogato fino al 31 marzo 2022. La conferma ufficiale arriverà però solo con il Consiglio dei Ministri in programma tra oggi e domani. È dunque del tutto probabile il prosieguo della massiccia adozione dello smart working in ambito professionale e dell’obbligo di rispettare per almeno altri tre mesi o poco più le norme già in vigore al fine di contrastare la diffusione del virus tra la popolazione.
🔴 #Covid19 – La situazione in Italia al 13 dicembre: https://t.co/9bTOsOiTgh pic.twitter.com/eitizr0ARs
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) December 13, 2021
I più recenti numeri relativi alla pandemia pubblicati dal Ministero della Salute segnalano 12.712 nuovi positivi a COVID-19 nelle ultime 24 ore (sono al momento 290.757 quelli in tutta Italia) con 98 decessi e 6.726 guariti o dimessi.
Ammontano invece a quasi 153 milioni i Green Pass emessi finora, gran parte dei quali in seguito all’esecuzione dei tamponi. Lo riceveranno anche i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che saranno presto raggiunti dalla campagna vaccinale, sebbene per loro non sia previsto alcun controllo all’ingresso di locali o attività.