Esibire il Green Pass sarà obbligatorio in tutta Italia a partire dal 6 agosto per l’accesso a una serie di luoghi pubblici e attività. Come noto, uno dei modi per ottenerlo è quello che passa dal sottoporsi alla somministrazione di un vaccino: ne sono a conoscenza i tanti che negli ultimi giorni hanno generato un boom di prenotazioni. Ciò che forse non tutti sanno è che, ai fini della validità del Certificato Verde sul lungo periodo, sarà necessario presentarsi anche all’appuntamento con il richiamo.
Green Pass senza richiamo del vaccino: non è una buona idea
La Certificazione sarà rilasciata circa due settimane dopo la prima iniezione e rimarrà valida fino alla somministrazione successiva, a meno che non si tratti di un monodose. Le tempistiche dipendono dalla tipologia del vaccino ricevuto:
- Comirnaty (Pfizer/BioNTech) 42 giorni;
- Moderna (Moderna Biotech) 42 giorni;
- Vaxzevria (ex AstraZeneca) 84 giorni.
Per ovvie ragioni, ciò non vale nel caso di Janssen (Johnson & Johnson) che prevede una sola somministrazione. Al termine del ciclo vaccinale, la validità del Green Pass sarà pari a 270 giorni (nove mesi) dalla data dell’ultima iniezione.
Presentarsi al primo appuntamento con il solo obiettivo di ottenere il Certificato Verde da utilizzare in vacanza, per poi saltare il richiamo, non è dunque una buona idea.