Inutile fingere che il problema non esista: l’introduzione del Green Pass obbligatorio nel cuore dell’estate ha spinto molti italiani a prenotare la somministrazione del vaccino, così da non dover fare i conti con alcuna limitazione durante il periodo di ferie e vacanze, ma siamo certi che tutti rispetteranno poi all’appuntamento per ricevere la seconda dose?
Vaccino e Green Pass: cosa accade senza il richiamo?
Sappiamo da tempo che dopo la prima iniezione è necessario attendere un paio di settimane circa per la validità del proprio Certificato Verde e che questa scadrà il giorno in cui è fissato il richiamo (per ovvi motivi le cose cambiano con un monodose). Una circolare del Ministero della Salute fa ora chiarezza su quanto accadrà a coloro che per motivi di salute, e non per pigrizia o altro, non si presenteranno alla data stabilita per la seconda inoculazione.
Per accedere ai servizi e alle attività che richiedono un Green Pass, le persone che non possono ricevere o completare la vaccinazione per motivi di salute possono utilizzare fino al 30 settembre una certificazione di esenzione dalla vaccinazione, rilasciata dai medici vaccinatori dei servizi vaccinali delle aziende ed enti dei servizi sanitari regionali o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta dell’assistito che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nazionale, secondo le modalità e sulla base di precauzioni e controindicazioni definite.
Fino al termine di settembre è dunque loro consentito l’impiego di una certificazione di esenzione dalla vaccinazione, rilasciata dalle figure professionali elencate qui sopra.
Sono validi i certificati di esenzione vaccinali già emessi dai servizi sanitari regionali sempre fino al 30 settembre. La certificazione di esenzione è in formato cartaceo, gratuita e non contiene la motivazione clinica dell’esenzione.
Rimangono ad ogni modo valide le disposizioni anti-COVID a cui siamo abituati, così come per chi dispone del Green Pass.
Le persone con certificazione di esenzione dovranno continuare a usare dispositivi di protezione individuale, mantenere il distanziamento fisico dalle persone non conviventi, lavare le mani, evitare assembramenti in particolare in locali chiusi, rispettare le condizioni previste per i luoghi di lavoro e per i mezzi di trasporto.