Una rimodulazione del Green Pass con l’aggiunta di nuove restrizioni, l’uso obbligatorio della mascherina nei luoghi al chiuso e l’adozione dello smart working laddove possibile, per evitare che il virus possa correre tra le scrivanie degli uffici. La strategia che il Regno Unito intende mettere in campo per arginare la quarta ondata di contagi e l’avanzata della variante Omicron somiglia parecchio alla linea dettata ormai tempo fa dall’Italia.
La ricetta anti-COVID del Regno Unito
Oltremanica, Boris Johnson e i suoi si trovano a dover decidere come contrastare questa fase delicata della pandemia in un contesto politico non certo tranquillo, dopo che il Mirror ha reso nota la festa di Natale organizzata lo scorso anno a Downing Street, proprio nei giorni in cui la popolazione britannica si trovava a dover fare i conti con le limitazioni calate dall’alto. Uno scandalo che ha portato alle dimissioni immediate della consulente Allegra Stratton (protagonista di uno dei video trapelati), con una parte dell’opinione pubblica che ora chiede anche la testa del premier.
Stando a quanto si apprende dai numeri ufficiali, nel territorio UK si stanno registrando oltre 50.000 nuovi casi di positivi a COVID-19 ogni giorno. L’81% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale (l’89% è ferma alla prima somministrazione), mentre il 37% si è già sottoposta alla dose booster.
Restando in tema, solo una decina di giorni fa la Commissione Europea ha suggerito di rafforzare il coordinamento tra i paesi per quanto riguarda la gestione degli spostamenti all’interno del vecchio continente, passando da un’armonizzazione delle misure imposte.