Oltre 4,4 milioni di tamponi eseguiti solo negli ultimi sette giorni per ottenere il Green Pass, come rivelano i numeri ufficiali. È possibile andare avanti in questo modo fino a fine anno (e con tutta probabilità oltre)? No, secondo Walter Ricciardi, intervenuto sul tema nella trasmissione L’aria che tira su LA7. Queste le sue parole.
È un problema, perché questa è una pandemia che durerà mesi se non anni, in quanto nel resto del mondo ancora non ci sono abbastanza vaccinati. È pensabile che una persona, per i prossimi mesi, faccia due tamponi ogni settimana? In presenza di un vaccino che lo Stato dà gratuitamente, sicuro, protettivo, immunogeno, somministrato già a miliardi di persone in tutto il mondo, che garantisce il ritorno alla normalità.
L’era dei tamponi, solo un periodo di transizione
Ricciardi, rispondendo a una domanda della conduttrice Myrta Merlino, afferma inoltre che si arriverà probabilmente al rilascio del Green Pass solo in favore di coloro che si sottopongono al vaccino. La possibilità di ottenerlo sottoponendosi al tampone è etichettata come “transitoria”.
Io lo dico da tempo, sostanzialmente dovrebbe essere ridotto a questo. Mi rendo conto ci voglia un periodo di transizione, ma credo che in futuro sarà soltanto per questo.
Dal Green Pass al vaccino obbligatorio
Una visione in linea con quella di Roberto Speranza, Ministro della Salute, per quanto riguarda l’ipotesi di introdurre l’obbligo di sottoporsi alla vaccinazione, ribadita solo un paio di settimane fa.
È una possibilità che il Governo e il Parlamento hanno sempre a propria disposizione. In questo momento il Governo ha scelto un’altra strategia che sta portando a dei risultati positivi. È chiaro che abbiamo ancora il margine per valutare: il passaggio del 15 ottobre sarà importante, quando il Green Pass sarà obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati. Abbiamo ancora tempo per vedere, valutare e approfondire, poi prendere tutte le decisioni che saranno necessarie.