Dopo lunghe settimane monopolizzate dalla guerra in Ucraina, il Green Pass torna oggetto di discussione nell’opinione pubblica. Un po’ per via dell’aumento dei contagi da COVID-19, un po’ per l’ipotesi sempre più concreta di una sua abolizione. Il nuovo terreno di scontro tra aperturisti e rigoristi è legato alle tempistiche necessarie per la sua cancellazione definitiva: subito oppure tra qualche mese?
Via il Green Pass, subito: l’appello di Bassetti
Tra coloro che chiedono uno stop immediato all’impiego del certificato verde anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. Ha espresso il suo punto di vista attraverso le pagine di Adnkronos, invocando l’abbandono del documento (sia base sia rafforzato) indipendentemente dal volume dei nuovi positivi, a patto che questo non si traduca in un incremento delle ospedalizzazioni.
Il COVID e aumentano i contagi che potrebbero anche salire a 100-200 mila al giorno ma dovremo abituarci a questo su e giù. Se questo incremento non porta a un aumento dei ricoveri da malattia grave non dobbiamo preoccuparci e quindi si deve aprire tutto.
Via anche le mascherine. L’infettivologo è invece d’accordo col mantenere l’obbligo vaccinale per gli over 50 fino a metà giugno. Ricordiamo che nei giorni scorsi sono arrivate le prime multe da 100 euro agli inadempienti.
Non dovremo ad ogni modo attendere molto prima di conoscere la linea del Governo. Il nuovo decreto dovrebbe arrivare entro oggi. Con tutta probabilità, verrà definito un calendario per le riaperture e per l’allenamento delle misure restrittive, incluse quelle legate al Green Pass. Andremo quasi certamente verso un’estate senza restrizioni.
Al vaglio del Consiglio dei Ministri odierno anche le misure da attuare con urgenza per contrastare l’aumento dei prezzi dei carburanti e per limitare l’impatto del caro bollette. Non si esclude un taglio delle accise su benzina e diesel.