Con un piccolo sforzo di memoria, è possibile tornare alle prime fasi della pandemia, quando recandosi al supermercato o all’ipermercato per la spesa, dopo aver atteso pazientemente in coda all’ingresso e sanificato il carrello, c’era bisogno di fare i conti con negozi chiusi e intere corsie inaccessibili. Potrebbe nuovamente venirsi a creare una situazione di questo tipo, ma solo per coloro sprovvisti di Green Pass. Sembra essere questo uno dei passaggi contenuti nel testo del DPCM atteso ormai da qualche giorno e che Mario Draghi potrebbe firmare entro oggi.
All’ipermercato senza Green Pass, ma solo per beni primari
Rimane da sciogliere il nodo relativo ai controlli: come e quando? All’entrata delle strutture o in cassa, a seconda di quanto messo sul nastro? Per tutti oppure a campione? Una questione non di poco conto, come sottolineato di recente anche da Confcommercio, che rischia di impattare in modo non indifferente a livello organizzativo sull’attività del personale.
Il certificato verde non servirà invece per le farmacie e i negozi che vendono esclusivamente generi alimentari, né dal benzinaio, per acquistare pellet o legna per il riscaldamento né per altri beni ritenuti di prima necessità. Ancora da chiarire quanto avverrà per i tabaccai.
In arrivo anche nuovi ristori, come chiesto da alcune categorie interessate dalle ultime norme introdotte. Per saperne di più, anche in merito alle tempistiche di attuazione, bisognerà attendere la firma e la pubblicazione del nuovo decreto. Potrebbe ormai essere questione di ore.
Ricordiamo che nella giornata di ieri (giovedì 20 gennaio) sono scattate nuove restrizioni riguardanti proprio il Green Pass, inerenti l’accesso a parrucchieri e centri estetici. Martedì 1 febbraio toccherà invece a uffici pubblici, servizi postali, bancari, finanziari e altre attività commerciali.
Prosegue così la manovra attuata dal Governo per spingere ulteriormente la campagna di somministrazione del vaccino, arrivata a coinvolgere il 90,20% della popolazione over 12 con almeno una dose e il 26,27% dei bambini nella fascia 5-11 anni.