Alla fine è successo davvero: qualcuno si è tatuato sul braccio il Green Pass. È accaduto a Reggio Calabria, come testimonia il filmato condiviso su Facebook da chi lo ha eseguito.
Abbiamo appena finito di tatuare un Green Pass, il modo più veloce per tenerlo con sé.
C’è chi si è tatuato il Green Pass sul braccio
Estrapolando alcuni frame dal video possiamo confermare che si tratta a tutti gli effetti di un Certificato Verde, seppur non ancora valido come segnala la scansione con l’app VerificaC19 (con tutta probabilità in attesa del quindicesimo giorno dopo la prima dose di vaccino). In chiaro anche il nome e il cognome dell’intestatario, tale Andrea classe 1999.
Per completezza d’informazione, l’inchiostro non disegna sulla pelle il Green Pass vero e proprio, bensì un codice QR contenente il link per visualizzarlo, puntando al sito qrco.de dove è ospitato il documento.
Ammesso che ad ognuno legittimamente spetta la libertà di imprimere sulla propria pelle ciò che desidera, l’esigenza di eseguire una doppia scansione (la prima per visualizzare il codice QR vero e proprio sul proprio smartphone, l’altra con VerificaC19 per validarlo sul dispositivo di chi lo controlla) finisce per inficiarne l’utilità. Tutto questo senza dimenticare che nella clip è ben visibile la certificazione, se ne faccia una ragione il Garante Privacy che a più riprese ha chiesto di non condividerla.
Non ce la sentiamo di escludere l’ipotesi che si tratti di uno scherzo ben congegnato, magari un tatuaggio temporaneo applicato per rendere il filmato virale (o forse stiamo solo sperando sia così). In tal caso, chapeau, obiettivo raggiunto. Lasciamo ai lettori eventuali commenti.