Ad oggi, mercoledì 13 ottobre 2021, circa 380.000 italiani hanno già ricevuto la terza dose del vaccino (fonte: report ufficiale), detta booster per la sua capacità di incrementare e prolungare la risposta immunitaria al virus. In che modo la nuova somministrazione va a influire sul rilascio e/o sulla validità del Green Pass? Vediamo quanto previsto.
Terza dose di vaccino (booster) e nuovo Green Pass
Le linee guida ufficiali affermano che la nuove certificazioni sono rilasciate il giorno successivo alla somministrazione. Per quanto riguarda la durata, è pari a 12 mesi. Nel documento, alla voce numero di dosi effettuate / numero totale dosi previste per ciclo vaccinale completo
si troverà indicato “2 di 1” se in precedenza si è ricevuto un monodose (Janssen di Johnson & Johnson) e “3 di 2” se invece ci si è sottoposti a una doppia somministrazione (Comirnaty di Pfizer/BioNTech, Spikevax di Moderna, Vaxzevria di AstraZeneca).
Come sempre, in fase di controllo con VerificaC19, non viene mostrato alcun dettaglio in merito a come è stata ottenuta la certificazione: se con vaccino, tampone oppure in seguito alla guarigione da COVID-19.
L’Italia ha dato il via libera alla terza dose nelle scorse settimane, dopo aver raccolto il parere favorevole di EMA (Agenzia Europea per i Medicinali), come si legge in una circolare diramata l’8 ottobre dal Ministero della Salute. Può essere effettuata con i due vaccini m-RNA autorizzati ovvero Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna, potenzialmente a tutta la popolazione over 12 (ma partendo da over 80 e soggetti fragili), non prima che siano passati sei mesi dall’ultima somministrazione. Il rilascio dei relativi Green Pass avviene invece dai primi giorni di ottobre.
Nel nostro Paese, il via alla vaccinazione con dose aggiuntiva è stato dato il 20 settembre 2021, quello per la dose booster (richiamo) il 27 settembre. La Piattaforma nazionale DGC ha cominciato a rilasciare le nuove certificazioni di dose aggiuntiva e booster dai primi di ottobre 2021.