Fino ad oggi, per ottenere il Green Pass è stato necessario sottoporsi a vaccinazione, certificare la propria guarigione da COVID-19 oppure eseguire un tampone (test molecolare o antigenico rapido) ottenendo così una certificazione valida per 48 ore dal momento del prelievo. Il nuovo decreto sul tema, in fase di discussione nelle aule della politica nostrana, a quanto pare aggiungerà i test salivari all’elenco.
Non solo tamponi: anche i test salivari per il Green Pass
È quanto riportato oggi sulle pagine de Il Sole 24 Ore, anticipando una tra le novità più importanti che potrebbero essere introdotte già nei prossimi giorni. Tra le altre, l’estensione della durata del Certificato Verde da nove mesi a un anno con il vaccino.
Nel testo anche il prolungamento del periodo previsto per il prezzo calmierato dei tamponi: la nuova scadenza è fissata per il 30 novembre. Fino ad allora, costeranno 15 euro (invece di 22 euro per gli adulti) e 8 euro per i ragazzi da 12 a 18 anni.
L’obiettivo dichiarato è quello di continuare a puntare con decisione sulla campagna vaccinale, essendo ormai vicini alla quota necessaria per poter parlare di immunità di gregge. Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo, stando al report ufficiale del Governo, sono più di 79,7 milioni le somministrazioni eseguite, con oltre 39 milioni di italiani (il 72,34% della popolazione over 12) che ha completato il ciclo. Si discute anche di una possibile terza dose, da destinare almeno inizialmente ai soggetti con fragilità o maggiormente esposti al rischio di sviluppare forme gravi della malattia.