In attesa di uniformare la disciplina del Green Pass in tutti gli Stati membri, la Commissione europea ha proposto alcune modifiche alle norme relative alla libera circolazione dei cittadini, introdotte per ridurre al minimo la diffusione del COVID-19. Una delle novità principali è la validità standard di 9 mesi per i certificati verdi che deve essere rispettata da tutti i paesi.
Green Pass: novità per i viaggi in Europa
La Commissione europea sottolinea che il Green Pass ha avuto un grande successo, come dimostra il numero di certificati rilasciati finora: oltre 650 milioni. Considerate l’evoluzione della situazione epidemiologica e le nuove misure adottate da vari paesi, tra cui la somministrazione della dose di richiamo “booster”, la Commissione ha proposto alcune modifiche alle norme che regolano gli spostamenti dei cittadini all’interno dell’Unione europea.
Innanzitutto, il titolare di un Green Pass non dovrebbe essere sottoposto a test o quarantena, prima o dopo l’arrivo. Considerando gli orientamenti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), la Commissione propone un periodo standard di 9 mesi per l’accettazione dei certificati rilasciati in seguito al completamento del ciclo di vaccinazione primaria. Quindi nessun Stato membro dovrebbe rifiutare l’ingresso dei cittadini in possesso di un Green Pass rilasciato meno di 9 mesi dopo la somministrazione dell’ultima dose della vaccinazione primaria.
Non esistono ancora studi sull’efficacia delle dosi di richiamo, pertanto non è possibile stabilire una validità dei Green Pass rilasciati dopo la somministrazione della dose booster. In ogni caso, la dose aggiuntiva deve essere indicata con 3/3 (se il ciclo di vaccinazione primaria prevede due dosi) o 2/2 (se il ciclo di vaccinazione primaria prevede una dose).
Le modifiche, se approvate dal Consiglio dell’Unione europea, saranno in vigore dal 10 gennaio 2022. Questa data verrà presa come riferimento per la validità dei Green Pass. Ad esempio, se la data della seconda dose è il 15 maggio 2021, il certificato dovrebbe essere accettato fino al 15 febbraio 2022. Dopo questa data, i cittadini possono viaggiare solo se hanno ricevuto la dose aggiuntiva o con un test negativo.
Se invece la data della seconda dose è il 15 febbraio 2021, il certificato non è più valido essendo scaduto il 15 novembre 2021, prima dell’entrata in vigore delle nuove regole. A partire dal 10 gennaio 2022, il cittadino potrà viaggiare in Europa solo con un test negativo.