Come anticipato due giorni fa, il Consiglio dell’Unione europea (noto anche come Consiglio dei ministri europei) ha raggiunto l’accordo sull’aggiornamento delle regole relative alla libera circolazione dei cittadini, come proposto dalla Commissione europea il 25 novembre 2021. Dal 1 febbraio 2022, il Green Pass sarà lo strumento principale per determinare la necessità di imporre o meno restrizioni per gli spostamenti all’interno dell’Europa.
Green Pass per viaggiare: nuove regole dal 1 febbraio
In attesa dell’accordo tra i ministri, la Commissione europea aveva adottato il 21 dicembre 2021 un regolamento delegato che stabilisce, nel contesto dei viaggi, una durata massima di 9 mesi per il Green Pass rilasciato dopo il completamento del ciclo di vaccinazione primario. La nuova raccomandazione del Consiglio recepisce la proposta della Commissione e aggiunge ulteriori regole per fornire a tutti paesi un quadro comune.
Since the start of the pandemic, we have put forward solutions to safeguard and facilitate safe and free movement.
We welcome EU ministers' agreement to strengthen coordination of safe travel in the EU, following our proposal of 25 November 2021.
Learn more ↓ #StrongerTogether
— European Commission ?? (@EU_Commission) January 25, 2022
Considerato l’aumento della copertura vaccinale e la diffusione del certificato verde, i ministri europei hanno deciso che le misure relative ai viaggi devono essere applicate a livello personale e non più a livello regionale, tranne nei paesi in cui la circolazione del virus è molto elevata (zone rosso scuro, secondo la mappa pubblicata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie).
Ciò significa che i cittadini possono viaggiare liberamente all’interno dell’Unione europea e sono esentati da ulteriori restrizioni (test, auto-isolamento o quarantena) se hanno ottenuto il Green Pass in seguito a:
- vaccinazione primaria completata da non più di 9 mesi o dose di richiamo (booster)
- risultato negativo del test PCR effettuato da non più di 72 ore prima del viaggio o del test antigenico rapido effettuato da non più di 24 ore prima del viaggio
- guarigione da non più di 180 giorni dalla data del primo risultato positivo del test PCR
Alle persone senza Green Pass potrebbe essere chiesto di sottoporsi al test prima della partenza o non oltre 24 ore dopo l’arrivo. I lavoratori del settore dei trasporti, i pazienti che viaggiano per motivi sanitari inderogabili, i marittimi, i viaggiatori frequenti che vivono in regioni frontaliere e i bambini di età inferiore a 12 anni dovrebbero essere esentati da tale obbligo. I viaggiatori che entrano in Italia, Francia, Slovenia e Malta devono compilare il Passenger Locator Form digitale (dPLF) anche se in possesso del Green Pass.
I viaggi verso le zone indicate in rosso scuro nella mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) dovrebbero essere scoraggiati (se non indispensabili). Le persone che provengono da queste zone e non sono in possesso del Green Pass potrebbero essere obbligate ad effettuare un test prima della partenza o a sottoporsi a quarantena dopo l’arrivo.